Fase "unlock", ecco cosa cambia da lunedì per commercio, ristorazione, acconciatori

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Da lunedì 18 maggio riaprono negozi, centri commerciali, palestre e musei su prenotazione. Shopping con guanti e mascherina. Mercati e fiere con ingressi scaglionati, parrucchieri ed estetiste su prenotazione. Nei ristoranti a un metro, misurazione temperatura

Emergenza coronavirus: linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive 

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge che regola gli spostamenti e lo svolgimento delle attività economiche a partire da lunedì 18 maggio e fino al 31 luglio. Prima ancora, Governo, Conferenza delle Regioni e comuni, avevano raggiunto un'intesa di massima su un documento con le linee guida per la riapertura di ristoranti, balneazione, strutture ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio, mercati e fiere, uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei e biblioteche.

"Accordo pieno sulla fase di partenza che prende il via il 18 maggio. Il Presidente del Consiglio, nelle more del Consiglio dei Ministri impegnato nell'approvazione del decreto legge che disciplinerà il regime delle nuove aperture dal prossimo lunedì, ha espresso un primo orientamento positivo sulla proposta avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che coniuga responsabilità, sicurezza, flessibilità e autonomia",

fanno sapere dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Ristoranti

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi di febbre. Vanno resi disponibili i prodotti igienizzanti per i clienti. Privilegiare l'accesso tramite prenotazione. Distanza di almeno un metro di separazione tra clienti. Privilegiare l'utilizzo di spazi esterni. Vietata la consumazione a buffet. Il personale di servizio deve usare la mascherina. I clienti dovranno usare la mascherina quando non seduti al tavolo. Evitare l'uso di saliere, oliere, menu, non disinfettabili dopo l'uso.

Balneazione

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi. Mantenere un metro di separazione tra gli utenti. Garantire una superficie di 10 metri quadri per ombrellone. Lettini e sdraio vanno disinfettati ad ogni cambio di persona e deve esserci tra loro la distanza di almeno 1,5 metri.

Strutture ricettive

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra 37,5 gradi. Distanziamento interpersonale di almeno un metro. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina. Aumentare la sostituzione dei pacchi filtranti dell'aria per la ventilazione.

Servizi alla persona: acconciatori, estetisti

Accesso solo tramite prenotazione. Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi. Mantenere almeno un metro di separazione tra i clienti. L'operatore deve indossare una mascherina FFP2. Vietati sauna, bagno turco, idromassaggio.

Commercio al dettaglio

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi. Mantenere un metro di separazione tra i clienti. In caso di vendita di abbigliamento, i clienti dovranno avere guanti monouso. I clienti devono indossare la mascherina.

Mercati e Fiere

Accessi scaglionati. Mantenere il distanziamento interpersonale. Utilizzo delle mascherine obbligatorio.

Uffici aperti al pubblico

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi. Favorire l'accesso con prenotazione. Mantenere almeno un metro di separazione.

Piscine

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi. Divieto di accesso al pubblico. In vasca massimo una persona ogni 7 metri quadri. I propri abiti vanno riposti nella borsa. Fissati i limiti minimi del cloro in acqua. Prima dell'ingresso in piscina, obbligo di doccia saponata.

Palestre

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi. Distanza di almeno 2 metri durante l'attività fisica. Obbligo di assicurare la disinfezione delle macchine usate. I vestiti vanno riposti nella borsa personale. Pulizia delle griglie di ventilazione con alcool etilico.

Manutenzione del verde

Distanza di almeno un metro tra le persone. Una sola persona alla guida delle macchine.

Musei e Biblioteche

Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l'accesso sopra i 37,5 gradi. I visitatori devono sempre indossare la mascherina. Limitare l'utilizzo di ascensori. Disinfettare eventuali audioguide. 

Spostamenti

A partire dal 18 maggio 2020, gli spostamenti delle persone all'interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Lo Stato o le Regioni, in base a quanto previsto dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, potranno adottare o reiterare misure limitative della circolazione all'interno del territorio regionale relativamente a specifiche aree interessate da un particolare aggravamento della situazione epidemiologica. 

Fino al 2 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l'estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali nel caso in cui in specifiche aree ci sia un elevato epidemiologico. Queste norme varranno anche per gli spostamenti da e per l'estero nel rispetto dei vincoli dell'Unione europea e degli obblighi internazionali.

Non potranno comunque lasciare a propria abitazione le persone in quarantena perché positive al Covid-19. La quarantena precauzionale è applicata con provvedimento dell'autorità sanitaria ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi

Resta vietato, l'assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni per  prevenire il rischio di contagio.

Sanzioni

Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida regionali o, in assenza, nazionali, che non assicuri adeguati livelli di protezione, determina la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Le violazioni delle disposizioni sono punite con la sanzione da 400 a 3.000 euro, aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l'utilizzo di un veicolo. Nei casi in cui la violazione sia commessa nell'esercizio di un'attività di impresa, si applica la chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni. 

"Resta inteso - si legge nel documento - che, in base all'evoluzione dello scenario epidemiologico, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo".

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