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mercoledì | 09-07-2025

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L’Olivone di Montebenichi e l’olio della biodiversità: un modello virtuoso per il territorio di Bucine

Nel cuore della Valdambra, il Comune di Bucine porta avanti con impegno e visione un progetto esemplare che coniuga agricoltura, ricerca scientifica e valorizzazione del territorio. È il caso dell’Olivone di Montebenichi, iniziativa nata oltre vent’anni fa e divenuta oggi simbolo di eccellenza per la comunità e per tutto il Valdarno.

«Il nostro territorio, che si estende per 131 chilometri quadrati – racconta Roberta Cellai, consigliera comunale e referente del progetto – ha una naturale vocazione per l’olivicoltura e la viticoltura di qualità. L’Olivone di Montebenichi è una pianta monumentale, probabilmente ultracinquecentenaria, che abbiamo studiato in collaborazione con il CNR, l’Università di Firenze, la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo. Da questo esemplare straordinario abbiamo ottenuto nuove piante, i suoi “figli”, e durante le ricerche nel territorio della Valdambra abbiamo censito ben 40 fenotipi diversi di olivo, una prova concreta della ricchissima biodiversità locale».

Il progetto si è ampliato negli anni grazie alla collaborazione con l’Università di Firenze, che ha portato alla creazione di un frantoio sperimentale per la produzione di oli di altissima qualità. È nata anche una rete d’impresa che unisce otto olivicoltori locali nella realizzazione dell’“Olio Nostrum”, un extravergine frutto di selezione, ricerca e passione.

Questo olio, definito “olio della biodiversità”, non è commercializzato, ma utilizzato come ambasciatore del territorio in contesti nazionali di rilievo. È stato infatti presentato e donato, tra gli altri, al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al professor Stefano Mancuso, alla Fondazione Meyer e alla direzione dell’ospedale pediatrico Meyer, dove è in corso una valutazione per un possibile inserimento nelle diete dei piccoli pazienti.

Il progetto ha anche una forte valenza educativa e culturale. Tra le iniziative più recenti, l’incontro con una delegazione della Springfield Central High School, che ha partecipato a una degustazione ufficiale nella sala consiliare del Comune.

«Crediamo profondamente – conclude Roberta Cellai – che l’olio extravergine d’oliva non sia solo un prodotto di eccellenza, ma un pilastro della nostra cultura e della nostra alimentazione. Vogliamo che venga conosciuto, riconosciuto e adeguatamente valorizzato anche dal punto di vista economico. Continueremo a investire in questo progetto che unisce istituzioni, produttori e cittadini in un cammino condiviso di tutela, qualità e sviluppo sostenibile».

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