Giostra, torna la Settimana della Donazione di Sangue
Il progetto, promosso dai quattro Quartieri della Giostra del Saracino (Porta Santo Spirito, Porta Crucifera, Porta San Lorentino e Porta Sant’Andrea) in collaborazione con Asl Tse e l’associazione Avis comunale di Arezzo, vede i quartieristi donatori impegnati nel donare sangue presso il Centro trasfusionale del San Donato al fine di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della donazione.
L’iniziativa, oltre a sensibilizzare i giovani ed i potenziali donatori, ha come obiettivo anche quello di promuovere i corretti stili di vita e l’abitudine all’aiuto e alla socializzazione attraverso un gesto semplice ma essenziale come la donazione di sangue.
«Ringrazio i quartieri che portano avanti questo lodevole progetto ormai da tempo – dichiara il dr. Pietro Pantone, direttore Centro trasfusionale di Arezzo – e colgo l’occasione per rilanciare l’appello alla donazione perché di sangue c’è sempre bisogno. I Centri trasfusionali sono presenti in tutta la nostra provincia: in Valdarno, Casentino, Valtiberina e Valdichiana e a disposizione di tutti i cittadini. Il mio ringraziamento va prima di tutto ai donatori, quartieristi di tutti i colori della Giostra, dotati di grande generosità e alle associazioni di volontariato che collaborano con le nostre strutture e che, grazie al loro costante e prezioso impegno, supportano l’organizzazione ed il reclutamento dei donatori. Il mio ringraziamento va anche a tutto il personale coinvolto nella raccolta e produzione di emocomponenti».
«Ogni iniziativa che promuove la donazione del sangue – prosegue il dr. Pantone – può essere una spinta, per chi ancora fosse titubante, a recarsi presso le nostre strutture per un colloquio con i medici trasfusionisti. Chiunque, in età compresa tra 18 e 60 anni, può iniziare l’attività di donazione prenotando la prima visita sia attraverso le associazioni di volontariato sia direttamente ai Centri Trasfusionali. Voglio, inoltre, ricordare che i donatori, oltre a fare un gesto importante che può salvare molte vite, per tutto il periodo di attività nella donazione e fino al compimento dei 70 anni, sono sottoposti ad esami periodici finalizzati a tenere costantemente sotto controllo il loro stato di salute».