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mercoledì | 11-12-2024

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Pesce siluro, il predatore che preoccupa. Veneri torna alla carica

Con una mozione, presentata per la seconda volta, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri chiede alla presidenza e alla giunta regionale una decisa attenzione  per il pesce siluro, una specie ittica particolarmente aggressiva che sta proliferando e creando danni alle altre specie presenti nei corsi di acqua dolce.

Insieme a questo Veneri, coadiuvato dal consigliere comunale di Arezzo Renato Viscovo, che a sua volta ha posto l’accento sulla situazione relativamente alla sua zona attraverso alcune pubblicazioni online, chiede anche chiarimenti e che la pesca di questo predatore sia consentita in due riserve naturali di Arezzo: Ponte Buriano e Penna e Bandella e Valle dell’Inferno.

“Insieme a Renato Viscovo, consigliere comunale molto attento a queste tematiche – spiega Gabriele Veneri – ripresento questa mozione perché si faccia qualcosa per contrastare il fenomeno della proliferazione di questo pesce dalle notevoli dimensioni, che può raggiungere una stazza elevata in lunghezza e peso. Autorizzando la pesca del pesce siluro nelle due zone che indico nella mozione e pensando in generale a un contrasto alla sua proliferazione anche in altre zone della Toscana,  rendiamo un servizio all’ ambiente e all’equilibrio del nostro ecosistema”.

Nella mozione, Gabriele Veneri chiede che Presidente e giunta si impegnino a:  “attenzionare il problema sopra indicato ed a valutare una modifica alla normativa attuale per mitigare l’impatto del pesce siluro nelle acque toscane e preservare la biodiversità dei corsi d’acqua toscani; valutare l’inserimento delle Riserve Naturali di “Ponte Buriano e Penna” e “Bandella e Valle dell’Inferno” nell’elenco delle zone di frega, al fine di limitare la riproduzione di questa specie non autoctona, ed a prevedere analoghe iniziative in altre zone della Toscana soggette al problema della massiccia infestazione da parte dei siluri; sostenere campagne di sensibilizzazione e di promozione dell’educazione ambientale, al fine di prevenire l’introduzione accidentale di questa specie in nuovi ambienti; riferire in Seconda Commissione consiliare in merito alle problematiche relative alla proliferazione di questa specie predatrice ed alle possibili soluzioni per limitarla”.

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