Il 2018 visto dal sindaco Alessandro Ghinelli
Tradizionale appuntamento del sindaco Alessandro Ghinelli, con la giunta al completo, per la conferenza stampa di fine anno. Il punto su quanto realizzato e uno sguardo al futuro.
Il 2018 è stato un anno chiave – ha esordito il sindaco – perché i risultati dell’azione amministrativa cominciano a essere evidenti e cospicui. Lo definirei l’anno della svolta: sul turismo, la cultura, le opere pubbliche. Durante tutto questo percorso, siamo stati assistiti dal Consiglio Comunale.
L’amministrazione sta facendo un grande lavoro anche perché è affiancata da un’assemblea di qualità che non ha esitato a riunirsi l’8 agosto.
Una data non proprio usuale.
La prima considerazione desidero farla sulla cultura e il turismo, considerato anche il periodo che la città sta vivendo con numeri da record per quanto riguarda i visitatori.
La creazione della Fondazione Arezzo InTour e la gestione di eventi quali 1000 Miglia, i 50 anni della Fiera Antiquaria e l’attuale Città del Natale ha contribuito a incrementare le presenze di un più 44% rispetto al 2014. Ma sul turismo contiamo di investire anche per il futuro, ritenendolo il settore economico grazie al quale edificare la seconda gamba dello sviluppo cittadino, accanto al manifatturiero.
In questa ottica vanno considerati il Regolamento per il centro storico che intende favorire l’apertura di nuovi locali tipici, la scelta del destination manager della fondazione per azioni di marketing e comunicazione promozionale, il supporto alle produzioni cinematografiche, la firma per la convenzione I Cammini di Francesco.
Anche la rinnovata Fondazione Guido d’Arezzo ha cominciato il suo percorso nel 2018 come soggetto attuatore delle politiche culturali e per l’organizzatore di eventi in città, sostituendo di fatto l’ufficio comunale.
Ricordo l’attenzione alla cultura sinfonica, nell’ottica del progetto Arezzo Città della Musica, con i concerti a favore di Camerino, l’arrivo della grande lirica in città, la stagione concertistica, il Polifonico. E come dimenticare l’arte figurativa con Pier Tancredi De Coll, Gustavo Aceves e ‘Lapidarium’, ‘Milo Manara biografo di Caravaggio’, la stagione teatrale ancora una volta di grande impatto.
Tornando ai lavori pubblici, il pensiero va al bando periferie e posso dire che l’alternarsi tra emendamento governativo e azione congiunta dei Comuni italiani e dell’Anci ha portato a un rallentamento ma non a un blocco della progettazione e questa è stata accompagnata dalla ricerca di fonti di finanziamento alternative che abbiamo individuato con nuovi mutui iscritti a bilancio. Il 2018 ha visto un investimento importante alla voce manutenzione: rispetto alle medie degli anni precedenti, abbiamo speso tre volte tanto. E non siamo in un anno elettorale. Sono 1.570.000 gli euro complessivi investiti, erano 254.000 nel 2014. Nel 2019 partiranno i grandi lavori dopo la progettazione a cui ho accennato sopra.
Non dimentichiamo il grande lavoro compiuto nei primi mesi e culminato a marzo con il salvataggio dell’Arezzo Calcio.
Realtà sportiva attorno alla quale si sono stretti con i loro contributi tutti i cittadini, ai quali va il mio ringraziamento.
Lanciando adesso uno sguardo al territorio e alla qualità ambientale, nell’ottobre del 2018 ha preso il via la riorganizzazione del sistema di raccolta con l’installazione dei nuovi cassonetti stradali ‘Easy’ ad accesso controllato.
Senza sosta è stata l’attività di ispezione ambientale con i 4 ispettori che hanno emesso 68 verbali grazie alle foto-trappole e altri 179 a seguito di ulteriori attività di controllo. Attenzione al rischio idraulico e alle sue criticità sia cittadine, come per viale Santa Margherita, che nelle frazioni, come Antria.
Per quanto riguarda l’urbanistica, abbiamo registrato l’affidamento definitivo dell’incarico di redazione dei nuovi strumenti di pianificazione e proprio a metà dicembre si è conclusa l’attività di consultazione e partecipazione a seguito di tre incontri pubblici.
È stata approvata la variante relativa all’area ex Lebole e finalmente possiamo guardare con ottimismo anche alla sistemazione di questa parte di città per troppo tempo trascurata.
Per quanto riguarda la macchina comunale, sullo Sportello Unico posso dire che siamo propensi a risolvere le difficoltà del personale che vi lavora senza per questo dover rinunciare a un servizio pensato a misura dei cittadini utenti: l’attivazione dell’agenda online per la prenotazione degli appuntamenti sta dando ottimi risultati.
A proposito di personale, nel 2018 le assunzioni sono state 25 a tempo indeterminato e 33 a tempo determinato, per un totale di 58.
Ma ci sono ancora 2 unità da assumere e quindi toccheremo cifra tonda: 60 assunzioni.
Con le 37 del 2016 e le 39 del 2017, in tre anni abbiamo assunto 136 persone. Siamo oggi, a livello di personale in servizio, a 535 unità.
Quando ero assessore del sindaco Lucherini, il Comune aveva più di 900 dipendenti.
Il personale si è dunque quasi dimezzato, a fronte di competenze, mansioni e burocrazia crescenti.
Questo rapporto ci dice che dobbiamo continuare con questa politica di riequilibrio tra unità in pianta organica e carichi di lavoro.
A parte la querelle di fine anno sullo Sportello Unico, le relazioni sindacali continuano a essere positive, da parte di questa amministrazione c’è stato un lavoro serrato per concludere la contrattazione decentrata per il 2018 prima dell’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo nazionale.
Sulle partecipate, a cominciare da Arezzo Fiere e Congressi, non abbiamo esitato a lanciare messaggi forti per tre anni, confidando che fossero da spunto per decisioni importanti.
Su Arezzo Fiere e Congressi ho chiesto ripetutamente un direttore e un piano industriale degno di questo nome, pare che anche gli altri partner pubblici abbiano capito che la struttura senza queste due cose rischia grosso.
E sarebbe un peccato, perché è un gioiello in grado di fare da volano a un settore come il turismo congressuale.
E c’è di più: l’attuale cda, ridotto a due soli componenti, è legittimato a gestire un’operazione strategica come la cessione delle fiere orafe a Ieg?
Crediamo di no.
Circa i servizi alla persona, il 2018 è stato un anno record per l’impegno di risorse a favore di famiglie e minori: 170.000 mila euro sono stati destinati alle 32 famiglie affidatarie, un milione di euro per i minori in difficoltà e anche il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati ha subito un brusco calo.
Oggi, su circa 70 minori in carico solo 9 sono stranieri non accompagnati.
Erano 20 nel 2015.
Circa il 2,5% degli aretini è seguito continuativamente dai nostri servizi o per ragioni di difficoltà economica o per ragioni legate alla disabilità, compresi gli anziani.
La collaborazione con la Caritas su questo ambito si è sostanziata con l’impegno economico di 40.000 a sostegno di 400 nuclei familiari.
Sono 300 invece le famiglie che beneficiano del contributo affitti.
Assegnate 55 case popolari, liberati 3 alloggi abitati abusivamente e molte sono le pratiche in via di chiusura per liberarne altri.
Ricordo che c’è anche una mail che può aiutarci in questa operazione di giustizia ed è fuoriifurbi@comune.arezzo.it.
Il principio che abbiamo seguito in tutte queste politiche è: prima gli aretini.
Le risorse purtroppo non sono più illimitate per cui vogliamo privilegiare chi è residente da sempre, ha contribuito con il suo lavoro e le sue tasse allo sviluppo della comunità e adesso si trova in difficoltà.
Abbiamo recuperato la Fraternita di Laici restituendola al suo ruolo più nobile e antico, quello cioè di essere protagonista delle politiche di coesione sociale e per la scuola registriamo un record di assunzioni e la stabilizzazione del nuovo modello di contribuzione per il pagamento di rette e mensa a tariffa puntuale.
Capitolo sicurezza: il tema è stato costantemente seguito e tutte le risorse a disposizione sono state messe in campo.
A tale proposito l’amministrazione ha rafforzato l’organico della polizia locale, il che ha portato a un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio anche con operazioni congiunte con le altre forze di polizia.
Numerosi sono stati i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicati al territorio, spesso convocati anche su mia richiesta specifica.
Nel mese di settembre si è acceso il dibattito sull’intervento dei militari tramite l’operazione Strade Sicure.
Il dibattito è partito da un’interrogazione consiliare ed è proseguito con una formale richiesta al Prefetto che l’ha trasmessa al ministero dell’Interno.
La scelta è quella di mettere in campo ulteriori risorse per migliorare la situazione.
La presenza dei migranti nel territorio comunale è scesa in un anno da 390 a 240.
L’attività del Governo centrale, in materia di immigrazione, ha contribuito a invertire il trend.
Devo dire, complessivamente, che non mi pare si registrino gravi fatti di cronaca dal tempo degli accoltellamenti a Saione. Abbiamo recintato la parte di proprietà comunale del Pionta, il parco è stato messo in sicurezza con illuminazione e videosorveglianza, a Campo di Marte le gallerie sono state finalmente chiuse grazie a un’ordinanza sindacale.
Insomma, un grande lavoro e un grande impegno economico – ha concluso Ghinelli – e questo mantenendo l’equilibrio di bilancio sia del Comune che delle società partecipate, come testimoniato dal recente atto deliberato dal Consiglio Comunale, e senza aumentare la pressione fiscale locale. Impegno, quest’ultimo, che manterremo anche negli anni a venire nonostante la legge di stabilità restituisca ai Comuni tale facoltà”.