Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

mercoledì | 11-12-2024

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Ex cinema Corso: bene un’operazione di recupero, ma il contesto del centro storico viene prima di tutto

È un pezzo di storia quello coinvolto nel piano di recupero illustrato dall’architetto Francesca Lucherini e diretto a recuperare la ex sala cinematografica del cinema Corso, “un involucro vuoto da tanti anni che verrà ‘liberato e riempito’ con il mantenimento delle pareti perimetrali”, grazie alla ristrutturazione di questa porzione di edificio e la realizzazione di appartamenti distribuiti su 4 piani. L’altezza massima sarà contenuta all’interno della sagoma del volume esistente. “Anzi, il progetto prevede la riduzione dell’altezza della facciata che insiste su via Mannini così da renderla più equilibrarla rispetto alle dimensioni della strada stessa. Come amministrazione comunale, credo di dover sottolineare un punto: abbiamo sempre lamentato una desertificazione del centro storico e dunque riqualificare un edificio nel cuore della città è una scelta da salutare con favore”.

Sul progetto interviene Egiziano Andreani: “In passato qualcuno ha pensato che costruire attorno alle mura della nostra gloriosa città o nel cuore del centro storico, perfino a ridosso dell’anfiteatro di epoca romana, fosse un fatto normale. Purtroppo. Dobbiamo sempre pensare al centro storico con un occhio vigile su quanto di prezioso ci è stato consegnato dai nostri avi, per cercare di non ripetere gli errori compiuti. Non discuto il fatto che sia riqualificato un edificio inutilizzato da tempo ma se vogliamo preservare il ‘salotto buono’ che tutto il mondo c’invidia non dobbiamo inserirvi corpi estranei bensì rispettare il contesto architettonico esistente. Così, basandomi su questa considerazione, sulla delibera di Consiglio Comunale che ha coinvolto quello che era il cinema Corso ho deciso di non partecipare al voto. Ribadisco: basta errori. Dobbiamo anzi responsabilmente evitare che guardare al futuro equivalga a disconoscere la nostra identità sulla quale così si espresse il poeta Giosuè Carducci: basterebbe Arezzo alla gloria dell’Italia”.

Articoli correlati