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mercoledì | 11-12-2024

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Passioni d’autunno, la musica incontra la letteratura. Serata evento alla Feltrinelli con Enrico Gabrielli, Alessandro Gori e Il Cile

Nell’ormai tradizionale appuntamento d’autunno, il Passioni Festival ospita un inedito dialogo a tre voci in una vera e propria serata evento mercoledì 27 novembre, alle ore 21.00, alla Feltrinelli Point di via Garibaldi ad Arezzo. Ingresso libero.

Enrico Gabrielli, compositore e polistrumentista di fama nazionale, tra i fondatori dei Calibro 35, dialogherà con lo scrittore e comico Alessandro Gori (Lo Sgargabonzi). Insieme a loro, un moderatore d’eccezione come il cantautore Lorenzo “Il Cile” Cilembrini. L’occasione dell’incontro tra i tre artisti di origine aretina, è la pubblicazione del libro di Alessandro Gori “Gruppo di leprecauni in un interno” edito da Rizzoli Lizard, e “Virginia”, il romanzo d’esordio di Enrico Gabrielli, edito da Wudz Edizioni, casa editrice nata da una costola dell’etichetta discografica aretina Woodworm.

Enrico Gabrielli è compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore discografico. Tra i fondatori dei Calibro 35, The Winston, Mariposa ed ex membro degli Afterhours. Ha diretto l’orchestra del Festival di Sanremo nel 2009 per gli Afterhours e nel 2019 per Daniele Silvestri. Nella sua lunga carriera di musicista, ha suonato con artisti del calibro di Morgan, Baustelle, Daniele Silvestri, Elisa, Colapesce Dimartino e tanti altri.

Alessandro Gori è scrittore, poeta e comico tra i più originali e irriverenti del panorama italiano. Il critico Claudio Giunta, nel Domenicale del Sole 24 Ore dell’8 settembre 2024, recensendo “Gruppo di leprecauni in un interno” ha definito Gori “non solo il migliore scrittore comico italiano ma, tout court, uno degli scrittori italiani contemporanei più originali e interessanti”.

Lorenzo Cilembrini, in arte “Il Cile”, è cantautore e chitarrista, autore di alcune tra le più famose hit italiane degli ultimi anni (il sodalizio con J-Ax lo ha portato a conquistare le vette delle classifiche italiane tra il 2014 e il 2015). Il 18 ottobre scorso è uscito il suo ultimo singolo, “Il cielo verticale”, e presto ripartirà con un tour di concerti in giro per l’Italia.

Enrico Gabrielli, “Virginia” (Wudz Edizioni)

C’è una villa fascista, al limitare del bosco, ora adibita a casa di riposo; un bizzarro circo di personaggi la abita, aspettando l’ultimo giro di vite tra zuppe di porro e tombole agguerrite. Tutto trascorre uguale a sé stesso fino all’arrivo della misteriosa Virginia. Da quel momento, ogni cosa inizia misteriosamente a precipitare: la morte improvvisa di un residente della casa di riposo, il ritrovamento di una casupola nel bosco, ingialliti stralci di giornale che riemergono da un passato oscuro, segreti che brancolano da troppi anni tra le pareti dell’ospizio. Tra processioni, caccia ai funghi e giornalisti all’assalto, il giovane PM Damura e i residenti dell’ospizio cercano, ciascuno coi propri mezzi, di risolvere il caso. Forse saranno proprio loro – i “vecchi” come la Berenice, nonno Primo e nonno Secondo, nel loro quotidiano e istrionico vivere fatto di brontolii, programmi tv e tapis roulant – a permettere di trovare l’ago in questo grande pagliaio in fiamme. Un romanzo vorticoso e divertente. Un circo di personaggi indimenticabili. Uno sguardo al passato e al futuro di una nazione che crolla sotto le sue menzogne.

Alessandro Gori, “Gruppo di leprecauni in un interno” (Rizzoli Lizard)

Il leprecauno è presto detto: gnomo di importazione, ex agente del caos oggi imbolsito dal folklore, pacificato ma non meno scalpicciante, tutto panciotti, barbe a elastico e pipe in bruyère. Il leprecauno moderno pare fatto apposta per essere snidato – sono sufficienti un pettinino e tanta pazienza – e proiettato altrove con una schicchera, come briciole da un tavolaccio. Considerate il presente testo, quindi, un agevole manuale di caccia. Gori torna affamato di sfaceli con un grappolo di racconti mai così monelli, scatologici, adolescenziali, gioiosamente impresentabili: tra esteti del cappuccino e acrobati del boudoir, indie sanremese e lutti social, ristoratori romani e oncologi sul triclinio. Si arresta galantuomo dinnanzi a pochi, selezionati intoccabili (la Riviera Romagnola, un Pietro Pacciani al centro dell’entropia), ma è solo un attimo prima di tornare, con indice allenato, a disfare di schicchere i demoni minori del nostro contemporaneo.

Il Passioni Festival è realizzato grazie alla collaborazione di La Feltrinelli Point, Atlantide Adv e Tenuta di Frassineto.

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