Myrta Merlino ad Arezzo: nel nome di Luana e di tutte le donne Ar24Tv
L’autrice del testo ai nostri microfoni ha risposto con naturalezza e serenità ad una domanda piuttosto scomoda a proposito di un argomento spesso troppo poco dibattuto, ovvero, l’inclusione e lo ha fatto dichiarando con convinzione che “nulla come la battaglia per le donne può sposarsi bene con la battaglia per i diritti delle persone con disabilità“. Questo solo per dire che le vere lotte non dovrebbero mai avere né sesso né colore, ma al contrario tutti noi dovremmo batterci l’uno per l’altro, spinti da un sentimento che la Merlino chiama sorellanza e che noi per non sembrare sessisti definiamo genericamente solidarietà. Ha raccolto l’invito e ha preso parte all’evento del Circoil Artistico, la madre di Luana D’Orazio, la 22enne morta il 3 maggio scorso nell’orditura in cui lavorava, a Montemurlo (Prato). La giornalista ha rivolto “un grazie immenso ad Emma Marrazzo, la mamma di Luana D’Orazio, per essere oggi qui con me. Luana sarà un simbolo, quando arriveremo a morti zero. Non voglio vendetta, ma solo giustizia“.
https://www.youtube.com/watch?v=K1tfJumWzkw
La serata, completamente sol out, è stata organizzata dall’azienda Prodigio Divino, che ha offerto a tutti i presenti un brindisi con i propri prodotti. L’introduzione è stata curata da Bruno Tommassini, anima di Prodigio Divino. Intervenuti per un saluto iniziale la presidentessa dell’Associazione Pronto Donna, una delegata dell’Ordine dei Medici e una delegata dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche.
“Donne che sfidano la tempesta” ed. Solferino
di Myrta Merlino
Le donne. Perennemente inchiodate a quell’avverbio: «ancora». Ancora non sono alla pari, ancora non sono libere del tutto, ancora pagano il peso della storia scritta dagli uomini, ancora prestano la voce a chi non ha la forza di urlare, ancora fanno notizia se ottengono il posto che spettava a un maschio. Qual è oggi il posto che le donne occupano nella scacchiera della società?
Con la pandemia del 2020 qualcosa è cambiato: un virus ha sbriciolato molte certezze ma ha portato in evidenza il ruolo fondamentale e il carattere unico delle donne. Scienziate come Ilaria Capua, grandi testimoni come Liliana Segre ma anche infermiere, cassiere, precarie, casalinghe, impiegate e molte altre. Tutte in prima fila contro un nemico invisibile, con molti oneri e pochi diritti. Myrta Merlino ne ha raccolto le voci di sofferenza e di ribellione, di ingiustizia e di speranza, di dubbi e paure, di vite rivoluzionate e capacità di resistere, componendo un grande ed emozionante racconto collettivo della condizione femminile. Per rilanciare la battaglia di un riscatto inevitabile e necessario.
«Siamo sorelle» che camminano insieme per sentirsi meno sole, che sentono le battaglie delle altre come fossero loro perché la generosità è contagiosa e spinge a lanciare cuore e cervello oltre l’ostacolo in una nuova stagione di affermazione e responsabilità.
Myrta Merlino, giornalista, è stata autrice e conduttrice di programmi televisivi Rai, tra cui Maastricht Italia, Mister Euro, La Storia siamo noi ed Economix. Dal 2009 è uno dei volti di punta di La7 dove ha condotto prima Effetto Domino e poi dal 2011 ogni mattina il programma “L’aria che tira”, in cui aiuta i cittadini a orientarsi nel labirinto della politica e dell’economia. Tra i suoi libri La moneta (2003), Gli affari nostri (2006), L’aria che tira (2012), Madri. Perché saranno loro a cambiare il nostro Paese (2015).
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