L’aretina Sintra presenta il nuovo “Report di Sostenibilità”

AREZZO – Sostenibilità ambientale, benessere del personale e impegno sociale. L’aretina Sintra, realtà di riferimento a livello internazionale nel business digitale, ha stilato e pubblicato il nuovo “Report di Sostenibilità” dove ha sintetizzato i traguardi raggiunti negli ultimi anni, dove ha raccontato il proprio presente e dove ha tracciato i propri orizzonti futuri con l’obiettivo di continuare a creare valore per territorio e comunità. Il documento, disponibile sul sito dell’azienda, arricchisce un anno particolarmente positivo con la volontà di condividere con il personale, i clienti e gli stakeholder un dettagliato e trasparente riepilogo delle attività svolte e, soprattutto, degli impatti delle stesse attività sulla società e sull’ambiente.

Una particolare attenzione è stata orientata alla governance aziendale. Sintra è nata nel 2000 e, con oltre cento collaboratori tra le sedi in Italia e in Polonia, ha giocato un ruolo fondamentale nell’innovazione digitale e nella trasformazione del commercio elettronico attraverso la costituzione di un vero e proprio polo tecnologico capace di prevedere soluzioni personalizzate per lo sviluppo digitale delle imprese. Questo spirito dinamico è testimoniato dall’impegno in ricerca e sviluppo a cui l’azienda, nel triennio 2020-2022, ha dedicato circa il 3% del fatturato, con oltre 270.000 euro investiti nel solo 2022 e con il coinvolgimento di un terzo del personale. L’ambito della governance è regolato dalla recente assunzione di un Codice Etico che sintetizza diritti e doveri di ogni membro dell’azienda per adottare comportamenti in linea con valori e principi condivisi, individuando come capisaldi il rispetto di pari opportunità, trasparenza, uguaglianza, formazione, salute, sicurezza e giusto equilibrio tra vita privata e carriera professionale.

Uno specifico capitolo del “Report di Sostenibilità” è dedicato proprio al capitale umano che viene definito come “l’asset più importante per la Sintra di oggi e per lo sviluppo di domani” e che, di conseguenza, necessita di una particolare cura per garantire un lavoro stimolante e motivante. L’azienda conta un totale di 75 dipendenti, in maggioranza a tempo indeterminato, dove circa il 36% sono donne con una percentuale in crescita in un ambito storicamente maschile come quello tecnologico e dove l’85% ha meno di 40 anni a testimonianza dei costanti investimenti per creare nuove opportunità di lavoro. Questa attenzione ai giovani è ribadita da rapporti con università, stage formativi e tirocini curriculari per l’individuazione e la valorizzazione di giovani talenti.

Una voce importante per definire strategie e attività future è rappresentata dal tema della sostenibilità. Il processo di digitalizzazione informatica contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale delle aziende e alla creazione di una filiera sostenibile attraverso l’abbattimento dell’utilizzo di carta, la riduzione dei rifiuti e la diminuzione di emissioni di CO2 in atmosfera, mentre il ricorso alle pratiche di smart working ha permesso anche di ridurre l’uso dei mezzi di trasporto privati. Sintra, inoltre, ha scelto di piantare un albero per festeggiare le nuove nascite del proprio personale, concretizzando un ulteriore gesto per il miglioramento dell’ambiente. L’impegno sociale e solidale, infine, ha trovato espressione in una mobilitazione per inviare beni di prima necessità alla popolazione ucraina e per assistere i profughi in fuga dalla guerra con un supporto per l’inserimento nel mercato del lavoro e la ricerca di alloggi sicuri tramite la consociata in Polonia. «Il report – spiega Gianni Bianchi, titolare di Sintra insieme a Michele Barbagli e Angiolino Frontani, – è lo strumento con cui vogliamo capire cosa abbiamo fatto finora e come possiamo ulteriormente migliorare nelle tre dimensioni della sostenibilità: sociale, ambientale e governance. I risultati raggiunti sono soddisfacenti, ma ancor di più spronano a continuare con passione il nostro percorso di crescita sostenibile consapevoli del valore che possiamo generare per stakeholder, territori e comunità».

Articoli correlati