Banca Valdichiana: approvato a larghissima maggioranza l’ingresso nel gruppo bancario ICCREA
L’assemblea dei soci di Banca Valdichiana ha approvato, a larghissima maggioranza, l’ingresso della bcc locale nel gruppo bancario Iccrea, in applicazione della normativa nazionale approvata nel 2016 che ha profondamente riformato il mondo del credito cooperativo.
E’ stata un’Assemblea Straordinaria molto partecipata: vi hanno presenziato infatti 767 soci, di cui 523 personalmente e 244 con delega.
Sul punto principale all’ordine del giorno, e cioè la modifica dello Statuto che, uniformando l’atto sociale a quello delle altre bcc, consente appunto l’ingresso nella nuova capogruppo, si è registrata una maggioranza nettissima, con soli 4 voti contrari e nessun astenuto. Un’adesione dunque ferma e convinta, come era negli auspici del management, per poter proseguire senza tentennamenti verso la nascita di Iccrea, fissata per l’8 gennaio 2019, a Roma.
Esito simile hanno dato tutte le votazioni previste dalla convocazione che ha compreso anche una parte ordinaria in cui è stato adottato il nuovo Regolamento elettorale ed assembleare e reintegrato il Consiglio di Amministrazione, dopo le dimissioni del Consigliere Danilo Cresti, con l’ingresso di Valentina Frullini.
Con questo atto Banca Valdichiana si aggiunge dunque alle 141 banche di credito cooperativo di tutta Italia che, aderendo al nuovo gruppo, andranno a costituire la quarta entità nazionale, la prima di natura locale e con capitale interamente italiano; in Toscana sono 14 le bcc confluite in Iccrea e rappresenteranno il terzo polo bancario della regione.
D’altra parte la riforma, voluta dall’autorità governativa ma anche da Bankitalia e BCE, è stata concertata con le bcc locali per mettere “in sicurezza” l’intero sistema del credito cooperativo. Ciascuna banca locale conserverà infatti il proprio cda ed anche autonomia decisionale operativa, con lo stimolo rappresentato da margini crescenti di autosufficienza legati all’andamento aziendale. In compenso, senza perdere né radicamento né identità locale, ciascuna bcc potrà offrire prodotti all’altezza del mercato, servizi efficienti e prezzi vantaggiosi, garantiti dalla solidità della holding.
“Oggi non abbiamo raggiunto un punto di arrivo ma ci troviamo ad un punto di partenza” ha detto ai soci Carlo Capeglioni, Presidente di Banca Valdichiana, che ha condotto con rigore e pari tranquillità l’assemblea. “La vera sfida per le bcc locali è fare in modo che, in un contesto completamente nuovo come quello del gruppo bancario, si riescano ad affermare ancora i vecchi valori pur con un linguaggio aggiornato, evoluto, adeguato ai tempi”.
“Siamo molto soddisfatti per aver raggiunto questo traguardo” ha aggiunto poi Capeglioni. “I nostri soci hanno compreso che la riforma che ha voluto riunire le BCC nel nuovo Gruppo bancario cooperativo Iccrea non solo non cancella la storia, la natura e la vocazione delle BCC, ma le inserisce in un sistema che garantisce maggiore solidità e permette di effettuare investimenti e ottenere sinergie fino ad ora impossibili da realizzare. Permette, in sostanza, di continuare a fare meglio quello che le Banche di Credito Cooperativo hanno sempre fatto: lo sviluppo e il sostegno del loro territorio.”
“Quella di oggi è un’assemblea storica che si può paragonare solo a quelle con cui, all’inizio dello scorso secolo, furono costituite le prime banche mutualistiche ” ha affermato a sua volta il Direttore Generale Beniamino Barbi, che ha aggiunto “con il gruppo bancario, con un bilancio consolidato forte, i problemi del credito si possono prevenire: da questa assemblea usciamo tutti più forti, più tranquilli, più sicuri”.
Il Gruppo bancario cooperativo Iccrea prende dunque forma e potrà contare sull’adesione di 142 BCC, che operano su 1.738 comuni con una rete di 2.647 filiali. Sarà fondato su una solida base di 750.000 soci con più di quattro milioni di clienti, un patrimonio netto di 11,5 miliardi di euro, un attivo di 148 miliardi, impieghi lordi per 93,3 miliardi e una raccolta diretta per 102,4 miliardi.