Incidente in autostrada: omicidio stradale plurimo, arrestato il padre alla guida. Negativo all’alcotest

Erano diretti a Napoli via Slovenia, ma il viaggio si è interrotto in maniera drammatica al km 360 della A1, all’altezza di Badia al Pino, tra i caselli di Arezzo e Monte San Savino. Poco prima delle 14, forse per una distrazione, oppure un colpo di sonno del conducente, la monovolume Volkswagen Sharan con a bordo un intero nucleo familiare di romeni, padre, madre, quattro figli e i nonni paterni, è andata a schiantarsi contro un tir fermo in sosta. Secondo alcuni testimoni, fatto confermato dalle immagini delle telecamere in A1, la monovolume Volkswagen Sharan con a bordo otto rumeni di Reteag, in Transilvania, all’improvviso ha iniziato a procedere a zig zag, poi si è schiantata col fianco destro contro il tir fermo a lato. Dopo il tremendo impatto sul lato posteriore sinistro del tir, la carcassa dell’auto ha proseguito la sua corsa, impattando altri due veicoli. In particolare, una Nissan proveniente da dietro ha colpito la Volkswagen ormai fuori controllo e hanno finito insieme la loro corsa sullo spartitraffico. Nella Nissan viaggiavano altre quattro persone provenienti da Pistoia, ferite, ma non in pericolo di vita. Nel violentissimo urto, perdono sul colpo la vita una neonata di otto mesi e il fratellino di dieci anni, oltre ai nonni di 50 e 52 anni. La mamma viene trasportata all’ospedale Le Scotte di Siena in gravi condizioni, altri due figli, la gemellina della bimba deceduta e un fratellino di 13 anni, sono ricoverati all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il bilancio finale è di 4 morti e 7 feriti, tra cui i passeggeri degli altri mezzi colpiti dalla monovolume impazzita. Sul posto, oltre alla poderosa macchina dei soccorsi, anche la Procura della Repubblica, rappresentata dal pm Roberto Rossi, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla tragedia. Il trentenne rumeno, uscito illeso ma sconvolto, è stato sottoposto all’alcoltest, risultato negativo. Negativo anche il test sull’uso di droghe, per cui si propende per una distrazione fatale, oppure per un colpo di sonno. L’uomo in un attimo ha perso genitori e due figli e teme per la vita della moglie. Su di lui, psicologicamente distrutto, pende l’accusa di omicidio stradale plurimo: la polizia stradale lo ha trasferito in cella. Lunedì è stato programmato l’interrogatorio. Intanto, sia l’ambasciata rumena a Roma, attraverso l’ufficio affari interni, sia il consolato generale di Romania a Bologna, si sono messi in contatto con le autorità italiane, informando dell’incidente i familiari dei cittadini rumeni coinvolti.