Habemus Papam. Robert Francis Prevost è Leone XIV, primo Pontefice americano della storia: “La pace sia con voi”

CITTÀ DEL VATICANO – La Chiesa ha un nuovo Papa. Alle 18.08 la fumata bianca, alle 19:13 di oggi, giovedì 8 maggio, dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro è risuonato il tradizionale Habemus Papam. Il cardinale Robert Francis Prevost, arcivescovo di Chicago, è stato eletto 267esimo Pontefice della storia della Chiesa cattolica e ha scelto il nome di Leone XIV. È il primo Papa americano, con radici italiane, francesi e spagnole, e un passato da missionario in Perù.
“La pace sia con tutti voi” sono state le sue prime parole, pronunciate con voce ferma e commossa davanti a una piazza San Pietro gremita da oltre 150.000 fedeli. Un’espressione che ha voluto richiamare idealmente l’inizio del pontificato del suo predecessore, Papa Francesco, scomparso il giorno dopo la benedizione Urbi et Orbi di Pasqua.
Il conclave ha trovato l’intesa al quarto scrutinio. Dopo una prima fumata nera attorno alle 11:50, la folla in attesa ha accolto con un’ovazione la fumata bianca delle 18:08, seguita dal suono festoso delle campane e da un crescendo di emozione culminato nell’annuncio del nuovo Papa.
Nel suo primo discorso da pontefice, Leone XIV ha parlato di speranza, unità e fede:

The moment when the new Pope, American Cardinal Robert Francis Prevost, appears from the loggia of blessings, the central balcony of St. Peter’s Basilica. He will be called Leo XIV. Vatican City, May 8, 2025. ANSA / VATICAN MEDIA
“Il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio. Senza paura, uniti mano nella mano, andiamo avanti: siamo discepoli di Cristo”.
Presentandosi come un agostiniano, ha sottolineato il bisogno del mondo di ritrovare la luce del Vangelo:
“Costruiamo ponti con il dialogo, con l’incontro. L’umanità ha bisogno di Cristo per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Dobbiamo essere un solo popolo, in pace”.
Un pensiero commosso è andato anche al suo predecessore:
“Grazie a Papa Francesco”, ha detto, accolto da un lungo applauso e un boato dalla piazza.
Subito dopo, ha guidato i presenti nella recita dell’Ave Maria per la pace nel mondo, ricordando che l’8 maggio è dedicato alla Madonna di Pompei. Al termine del discorso, ha impartito la benedizione con indulgenza plenaria a tutti i fedeli presenti e collegati attraverso i mezzi di comunicazione.
Con l’elezione di Leone XIV si apre una nuova pagina nella storia del papato: una figura che unisce le Americhe, l’Europa e il Sud del mondo, con lo sguardo rivolto alla pace e al dialogo tra i popoli.
Le reazioni
“Nel partecipare al ‘gaudium magnum’ annunziato pochi momenti fa alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità“. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Leone XIV. “Gli italiani – aggiunge il Capo dello Stato – hanno vissuto in spirito di spontanea e profonda adesione il dolore per la scomparsa di papa Francesco. All’inizio di un nuovo cammino di servizio petrino all’unità della Chiesa, fin d’ora desideriamo accompagnare Vostra Santità, certi che a nessuna donna e a nessun uomo di buona volontà, mancheranno la preghiera e l’affettuosa vicinanza del Papa. Sono certo che la lunga esperienza nel sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà accesso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall’inizio del proprio pontificato“. “In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe – scrive ancora il presidente della Repubblica – l’impegno della Repubblica italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone. Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell’umanità intera“. “Vostra Santità è chiamata ad un compito imprescindibile e oggi ancor più necessario. Le giungano i più fervidi e sinceri voti augurali miei personali e dell’intera Nazione italiana affinché attraverso la Sua alta missione – conclude Mattarella – possano prevalere sempre dialogo, giustizia e pace“.
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affidato al suo social Truth le sue congratulazioni:
“Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost. Un onore per il nostro Paese. Che emozione! Non vedo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento davvero significativo”.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Rivolgo i più sinceri auguri a Papa Leone XIV per l’inizio del suo pontificato. In un tempo segnato da conflitti e inquietudini, le sue parole dalla Loggia delle Benedizioni sono un richiamo potente alla pace, alla fraternità e alla responsabilità.
Un’eredità spirituale che si raccoglie nel solco tracciato da Papa Francesco, e che l’Italia guarda con rispetto e speranza“.
In una dichiarazione congiunta il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen si sono congratulati con Leone XIV: «Milioni di europei traggono quotidianamente ispirazione dall’impegno costante della Chiesa per la pace» e «siamo fiduciosi che il papa userà la sua voce sulla scena mondiale per promuovere questi valori condivisi». Ancora, «l’Unione europea è pronta a collaborare strettamente con la Santa Sede per affrontare le sfide globali e coltivare uno spirito di solidarietà, rispetto e gentilezza».
Anche i leader europei sono subito intervenuti per portare il loro saluto. Il premier spagnolo Pedro Sanchez si è augurato che «possa il pontificato contribuire a rafforzare il dialogo e la difesa dei diritti umani in un mondo bisognoso di speranza e di unità».
Per il tedesco Friedrich Merz, il nuovo papa «dà speranza e orientamento a milioni di credenti». Il francese Emmanuel Macron ha auspicato «un pontificato di pace e speranza» e anche l’ungherese Viktor Orban ha parlato di «una nuova speranza»
Il premier ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con il nuovo papa e ha detto che «l’Ucraina apprezza molto la posizione coerente della Santa Sede in merito al rispetto del diritto internazionale» e «in questo momento cruciale per il nostro Paese, auspichiamo un ulteriore sostegno morale e spirituale da parte del Vaticano».
“Esprimo una grande gioia per il nuovo Papa”. Così il presidente Eugenio Giani alla notizia dell’elezione di Papa Robert Francis Prevost, Leone XIV.
“Un’emozione sentire dal mio ufficio le campane della Cattedrale di Santa Maria del Fiore suonare a festa per annunciare la fumata bianca, perché l’elezione del nuovo Pontefice è un momento significativo per tutti, credenti e non credenti.
Questa elezione arriva in un contesto geopolitico molto difficile. Sono certo che Papa Leone XIV, primo Papa statunitense della storia, saprà dare il proprio alto contributo alla causa della pace e dell’amicizia tra i popoli. Particolarmente ricco di significato il primo augurio di pace universale, di pace disarmata, che ha voluto rivolgere a tutti i popoli.
Il nuovo Papa rappresenterà una nuova voce di speranza e un punto di riferimento per milioni di persone nel mondo. Un dono per la comunità cristiana, ma anche per l’umanità intera. Come toscani porgiamo al Pontefice i migliori auguri di un magistero aperto e ricco di significato”.
Lucia Tanti, vice sindaco di Arezzo, via social: “Leone XIII fu il grande Pontefice della Rerum Novarum, la prima e una delle più importanti encicliche sociali dove si inizia a definire la dottrina sociale della Chiesa cattolica per la modernità. Non conoscevo il Cardinale Robert Francis Prevost, ma si è imposto uno dei nomi più significativi della storia della Chiesa. Questo nome è un impegno e un segno meraviglioso che mi riempie di speranza. Buona strada Papa Leone XIV e grazie di già per questo nome“.
Papa, Acli Toscana: “La Chiesa sorprende ancora una volta”.
“La Chiesa sa sorprendere perché il messaggio del Vangelo è novità, cambiamento, stupore. Per questo mandiamo un grande augurio a Papa Leone XIV, perché sappia non solo rafforzare la fede dei credenti, ma anche ascoltare e accogliere con grande attenzione le necessità di chi si trova ai margini della società, anche coloro che non condividono la fede cristiana. Con fiducia, guardiamo al futuro della Chiesa sotto la sua guida autorevole”. A dirlo è Elena Pampana, presidente di Acli Toscana.
Papa, Confcooperative Toscana: “Costruire ponti è quello che serve in questo momento storico”.
“Tra le prime parole pronunciate dal nuovo Papa Leone XIV colpisce l’invito a costruire ponti con ‘dialoghi, incontri per essere un solo popolo in pace’. È quello di cui c’è bisogno in questo momento storico”. A dirlo è Alberto Grilli, presidente di Confcooperative Toscana.
Papa, Ordine Medici Firenze: “L’augurio è che continui sulla strada tracciata da Francesco”. “Siamo certi che l’autorevolezza di Papa Leone XIV, illuminato dalla sua esperienza di missionario, saprà guidare i credenti e parlare anche ai non credenti. Ci auguriamo che la sua guida proseguirà nel solco di Papa Francesco nella richiesta di pace, giustizia e dignità per tutti gli uomini e le donne”. A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze.
La Fondazione Giovanni Paolo II accoglie con gratitudine, emozione e rinnovata speranza l’elezione del nuovo Pontefice Papa Leone XIV, successore di Pietro e guida per la Chiesa universale.
“La pace sia con voi” son state le sue prime, significative parole da Pontefice.
Il nostro augurio al nuovo Pontefice è che possa guidare la Chiesa con la forza mite dei grandi pastori, capace di parlare al cuore del mondo, nella certezza che la Pace, costruita giorno dopo giorno con gesti di giustizia e prossimità, sia la strada più feconda.
Una pace, come ha detto Lui stesso, sia “disarmante, umile, perseverante”, per costruire insieme, come ci suggerisce, “a costruire i ponti con il dialogo e con l’incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace”.
Con ancora nel cuore le parole affidateci da Papa Francesco, anche sotto la guida del nuovo Pontefice porteremo avanti il nostro impegno quotidiano ispirati da ciò che è stato indicato da San Giovanni Paolo II, a cui la nostra Fondazione è intitolata: il dialogo interreligioso e interculturale, in particolare in Terra Santa, la cooperazione internazionale come strumento di sostegno concreti, il supporto a popolazioni vulnerabili affinché nessuno sia escluso dalla possibilità di un futuro dignitoso.
Il nuovo Papa sia garante della cristianità, ma anche interprete delle complessità che avvolgono un’umanità pacificata solo se unita nelle differenze.
In questo tempo segnato da guerre, povertà e fratture profonde, rinnoviamo il nostro impegno, come Fondazione, a essere strumenti di riconciliazione e costruttori di speranza, in comunione con il nuovo Successore di Pietro. Impegnati a essere “ponti con il dialogo” e nella pace
“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”. Con queste parole San Giovanni Paolo II apriva il suo pontificato quasi 47 anni fa. Oggi, con fede e entusiasmo, le ricordiamo per accogliere il nuovo Papa e camminare insieme verso un mondo più umano, più giusto, più fraterno, un mondo in cui si costruisce e non divide, sempre “Pellegrini di Speranza”.