Accoltellò il geometra del comune, non punibile per vizio totale di mente: finisce in cura per due anni

Il 28 giugno 2020 alle 10:45 si presentò in ufficio pur essendo in ferie, estrasse un coltello col quale colpì un collega, il dipendente comunale geometra Mario Mastrantone di 47 anni. L’accoltellatore, Giovanni Sabbioni Polucci, operaio del Comune, dopo aver colpito, in un primo momento si diede alla fuga in auto, mentre negli uffici di via Tagliamento, sede della manutenzione del comune di Arezzo, intervenivano i soccorsi del 118 allertati dai colleghi del ferito, la Polizia Municipale e la Polizia di Arezzo. Il geometra Mario Mastrantone, colpito tra il collo e il petto, fu ricoverato in ospedale e se la cavò con una prognosi di 20 giorni per ferita lacero contusa. L’accoltellatore, non nuovo a fatti simili (nel 1995 aveva colpito un altro collega), dopo una breve fuga si costituì e venne arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato. In tal caso rischiava fino a 12 anni di carcere, ma il giudice Gianni Fruganti del Tribunale di Arezzo ha deciso altrimenti: il reato è stato derubricato da tentato omicidio a lesioni volontarie gravi, in quanto l’imputato è stato giudicato non punibile per vizio totale di mente. Dopo una permanenza in carcere, Polucci è stato trasferito alla Rems di Empoli, dove si trova già da alcune settimane, per problematiche di ordine psichiatrico. Vi rimarrà per due anni.
Nella foto: gli inquirenti sul luogo dell’aggressione, gli Uffici tecnici del Comune di Arezzo in via Tagliamento