Coldiretti, stop furbi in mense per business da 1,3 mld

Ben vengano i controlli delle mense scolastiche per tutelarle da furbi e criminali interessati da un business calcolato, a livello nazionale, di 1,3 miliardi di euro grazie a 380 milioni di pasti all’anno per due milioni e mezzo di studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo.
Sono i primi risultati del monitoraggio di controllo condotto dai carabinieri del Nas, presi in esame da Coldiretti, dai quali emerge che troppo spesso si bai passano le regole base di sicurezza a tavola, soprattutto nei complessi scolastici, dove massima dovrebbe invece essere la garanzia di qualità, essendo i piccoli consumatori in una fase importante di formazione.
I gravi danni che provocano questo genere di crimini, toccano il sistema economico e l’occupazione locale, ma soprattutto la salute delle nuove generazioni. Con le dimensioni del fenomeno evidenziate dai Nas non è quindi un caso se un italiano su quattro (26%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, mentre il 71% degli italiani ritiene che le mense dovrebbero offrire cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare.
“Bisogna stare sempre attenti – afferma la Presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci – quando si parla di sicurezza alimentare, e cercare di rifornirsi dalle aziende del territorio è un buon modo per avere a disposizione prodotti più sicuri e garantiti. Come Coldiretti Arezzo stiamo portando avanti già da quattro anni percorsi educativi indirizzati alla corretta alimentazione, con lezioni sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, tesi a valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno, cercando di porre un freno al consumo del cibo spazzatura”.
“Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni – afferma il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – sollecitiamo a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni. A nostro parere – conclude la dirigenza di Coldiretti Arezzo – si deve prevedere ancora di più che nei prossimi bandi di appalto per il servizio mensa, sia assegnato un punteggio più alto a coloro che usano questo tipi di prodotti”.