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venerdì | 13-12-2024

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“Omaggio a FermARti” al Circolo Artistico di Arezzo

Giovedì 13 dicembre 2018, alle ore 18, appuntamento al Circolo Artistico di Corso Italia 108, ad Arezzo, per l’apertura di “Omaggio a FermARti”, il progetto artistico nato dalla collaborazione tra Atam, associazione Bistrout e associazione L’Artefice, inaugurato lo scorso 24 giugno.

 

FermARti è una mostra-performance che si è svolta nella galleria e nell’atrio del Parcheggio Baldaccio di Arezzo, durante la quale tanti artisti dai linguaggi eterogenei hanno dipinto su vetrine e altre superfici che danno su via Baldaccio d’Anghiari, dove è anche la fermata per gli autobus.

FermARti è un progetto di riqualificazione urbana che ha acceso i riflettori su un luogo da tempo rilegato all’anonimato. Uno spazio di passaggio e attesa, dove gli individui non si incontrano mai davvero. Una fermata che si è trasformata in una galleria d’arte a cielo aperto in cui artigiani e artisti, coi loro lavori, ci ricordano che invece è fondamentale interagire con gli altri, così come è importante fermarci per ripartire con maggiore consapevolezza. 

 

Tredici dei trentadue autori coinvolti in FermARti esporranno per l’occasione alcuni lavori al piano superiore del Circolo Artistico. Sono Andrea Andreoni, Laura Fantucci, Laura Folli, Laura Ghezzi, Maura Giussani, Elisa Modesti, Mary Protasi, Eleonorè Psichofayoski, Patrizia Rapini, Baba Scarhead, Laura Serafini, Stefania Sergi e Benz Viviani.

Uno spazio apposito verrà invece riservato al reportage fotografico realizzato da Silvia Cingano

La serata sarà l’occasione per illustrare, attraverso le parole delle due ideatrici e una dimostrazione pratica, il secondo progetto che coinvolgerà dalla prossima primavera ancora una volta il Parcheggio Baldaccio, ovvero il grande murale multimaterico.

Nato dalla collaborazione di Laura Folli e Laura Ghezzi, due maestre d’arte e restauratrici, la prima specializzata in restauro, catalogazione e conservazione del tessile e dell’abbigliamento antichi, la seconda in restauro della ceramica archeologica e di antiquariato, affresco, lapideo e gesso, il murale vedrà l’unione di due arti che solitamente non si incontrano.

 

La proposta delle due fondatrici dell’associazione La Staffetta, dal titolo “I muri raccontano. Una storia di affresco e tessitura al Baldaccio”, consiste nella riqualificazione della superficie muraria del parcheggio multipiano, partendo inizialmente dall’ingresso e allargandosi in seguito all’interno. Il murale avrà come filo conduttore la valorizzazione della città e delle sue eccellenze, che siano queste figure storiche, monumenti o abilità del passato e del presente.

 

Si tratta di un progetto innovativo nella forma e anche nella sostanza.

Nella forma perché la multimatericità viene data dall’unione di due tecniche artigianali di grande rilevanza, ovvero l’affresco e la tessitura. Entrambe verranno eseguite restando fedeli alle tecniche antiche sia nella preparazione dei colori con il pigmento per la pittura muraria, sia nella preparazione dei filati e nella tessitura con telai manuali.

Nella sostanza perché il lavoro vuole la partecipazione di molteplici personalità con età, provenienza, cultura ed esperienze di vita diverse che influenzeranno l’opera in un modo o nell’altro. Inoltre i partecipanti avranno l’opportunità di apprendere tecniche artigianali e artistiche molto importanti, per quanto poco praticate.

 

L’idea, nel suo complesso, prevede la realizzazione di interventi che favoriscano la collaborazione con le scuole superiori, in grado di sviluppare e aumentare l’interazione tra studenti e la comunità locale, nonché di trasmettere alcune tecniche artistiche, normalmente inserite solo in percorsi universitari o master di alto livello.

L’iniziativa sarà aperta anche a istituti scolastici stranieri e artisti indipendenti.

 

Per finanziare il progetto, infine, è stato già attivato un crowdfunding per permettere a tutti di dare un piccolo o grande contributo, affinché il murale multimaterico del Baldaccio diventi presto realtà.  

 

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