Cantiere aperto per il restauro dell’opera di Ulisse Giocchi
Il cantiere restauro è stato progettato come un ‘cantiere aperto’ per consentire un contatto diretto tra questa opera e il pubblico, permettendo ad appassionati e visitatori di seguire ed apprezzare direttamente tutte le fasi di questo importante intervento. Un’occasione unica per comprendere meglio la storia dell’opera di Ulisse Giocchi e le varie fasi della lavorazione e la tecnica utilizzata. Figlio di Bastiano, di famiglia benestante, Ulisse Giocchi nacque a Monte San Savino fra il 1560 e il 1570. La sua intensa attività per chiese e confraternite della città natale e del contado è documentata a partire dal 1591, rivelando un pittore qualitativamente discontinuo, formato nel contesto di una cultura locale di stampo ancora vasariano, ma precocemente attratto dalle novità figurative di Federico Barocci, esito della profonda impressione suscitata in ambiente toscano dall’arrivo ad Arezzo della Madonna del Popolo (1579), oggi agli Uffizi. Il restauro conservativo dell’opera, di proprietà della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, conservata nella chiesa savinese di San Giovanni Battista, fu commissionata al Giocchi nel 1591 dalla locale Compagnia della Neve, con l’intenzione di celebrare l’impegno caritativo della confraternita nell’affollata scena di elemosina, benedetta e ratificata dal Cristo in gloria.