Un paracadute per ogni politico e la fobia delle asfaltature ad Arezzo

. Inserito in Notiziario Aretino della settimana

Ormai la vita cittadina di tutti i giorni ne subisce le conseguenze: la squadra e la società dell'Arezzo hanno chiesto alla Lega Calcio di iniziare subito il campionato visto che, ora come ora, qualsiasi squadra che viene a giocare ad Arezzo sarebbe... asfaltata

Spettacolare omaggio della Scuderia Ferrari di F1 alla città di Arezzo, al Gran Premio di Toscana al Mugello. La livrea delle rosse di Maranello si è colorata per l'occasione di rosso amaranto, che abbinato al cavallino rampante già presente è stato come vedere il colore e il simbolo cittadino sfrecciare in pista. In cambio di un tanto gentile omaggio, Arezzo ha offerto alla Ferrari una coppia di fari da montare sulle due vetture del Cavallino, dato che l'arrivo al traguardo delle due Ferrari, come se dice ad Arezzo, c'è stato al cumbrugliume o al buiccio. Inoltre la scuderia Ferrari è stata invitata nel 2021 a presentarsi in città ai festeggiamenti di San Donato verso le ore 21, in modo di arrivare prima e non doppo i fochi... come invece succede nelle gare in pista.

Giallo sull'annullamento del lancio col paracadute in programma per Matteo Salvini, in occasione della sia visita per la campagna elettorale. Pare infatti che il lancio sia avvenuto, ma che Salvini l'abbia voluto tenere segreto. Infatti sembra che quando era in quota il leader del Carroccio sia rimasto deluso dal fatto che da 5.000 metri vedesse solo rullicompressori da asfalto invece che le sue amate ruspe. Inoltre ha affermato che, oltre ai bei monumenti, anche da 5.000 metri abbia fatto caso alla macchina a pois del Benassi, alla Fiat 500 a sportelli aperti di Lucia De Robertis e allo scooter del sindaco, riconoscibile dal ciuffo nonostante il casco. Deluso da tutto ciò, Salvini ha oscurato il suo tuffo dall'aereo e (anche qui in segreto) ha preferito il tuffo alla Fiera per un panino con la porchetta, con poca morolla ma doppia cudenna e fegatelli.

Saputo dell'iniziativa di Matteo Salvini pure gli altri leader politici nazionali non volevano essere da meno. Al grido aretino di "E noi chi siamo? I figlioli del poro schifoso?!" erano pronti ad un lancio col paracadute in città. A Matteo Renzi era stato dato un paracadute a caduta controllata, considerato che il leader di Italia Viva da qualche anno non sa più dove cadere. Visti i precedenti cittadini con Banca Etruria, il paracadute di Renzi doveva atterrare lontano da un qualsiasi istituto bancario. Silvio Berlusconi ovviamente è in convalescenza (tanti auguri!), ma il suo paracadute era già stato programmato per la discesa in zona San Zeno per qualche... Cavalcata, ma l'Equestrian Center non c'entra. Luigi Di Maio è stato fortunatamente fermato in tempo al portellone dell'aereo: al posto del paracadute si era messo uno zaino dell'Invicta. Nicola Zingaretti, per via del suo cognome e del suo partito (Pd), aveva optato per un lancio in cui non si sa da dove sarebbe partito e nemmeno dove voleva arrivare; di sicuro al suo atterraggio sarebbe stato difficile ritrovarlo. Come accade in politica, non lo avrebbe cagato nessuno. Giorgia Meloni è già stata ad Arezzo qualche giorno fa e non si sarebbe quindi lanciata... Anche perché da noi, a lanciare i meloni (poponi) dall'alto poi amattiscono e diventano neri. E lei è già nera di suo!

Continua la fobia delle asfaltature. Ormai la vita cittadina di tutti i giorni ne subisce le conseguenze su usi e costumi: il colore maggiormente richiesto per le tinte dei capelli è il nero catrame e nelle case si fa il fritto tutti i giorni (almeno si puzza di fritto e non di asfaltatura). Alla Multisala la gente chiede i biglietti per "Jungla d'asfalto"; chi gioca a briscola per andare liscio dice "liscio come via Calamandrei" e i cocainomani di notte vanno a osservare i lavori ai cantieri per veder fare qualche striscia. La squadra e la società dell'Arezzo hanno chiesto alla Lega Calcio di iniziare subito il campionato visto che, ora come ora, qualsiasi squadra che viene a giocare ad Arezzo sarebbe... asfaltata! E ormai anche Guido Monaco in piazza teme più di essere macchiato da qualche schizzo di catrame che dalle cacche di storni e piccioni.

Nonostante la situazione attuale si è svolta la Fiera del Mestolo. Anche se i luoghi e l'atmosfera erano ben diversi, è stato bello mantenere questa tradizione. Una mestolata a chi non ha rispettato le precauzioni ma per fortuna sono stati in pochi. Speriamo che il prossimo anno sia migliore e che con la porchetta torniamo a ungerci la bazza invece che la mascherina!

E per finire l'oroscopo: tutti i segni zodiacali sono favorevoli per un buon inizio di anno scolastico a tutti gli studenti... Anche con le rotelle sui banchi! Alcune congiunzioni astrali invece dicono che le rotelle mancano a chi in sei mesi di tempo non ha creato le condizioni per formare i seggi elettorali fuori dalle scuole. A costoro gli astri consigliano di stare dietro la lavagna, sia per mantenere la distanza di sicurezza sia perché a scuola storicamente è il posto per chi l'ha combinata grossa!

Tags: Scuole Fiera del mestolo oroscopo

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!