#madecheseragiona

In politica va di moda il nuovo stil rozzo

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di Paolo Brandi

Mi pare di averlo detto più volte ma repetita iuvant: perché non si riesce quasi mai ad avere un dialogo “civile” quando si parla di politica? Lo schema è sempre quello: tu parli e io ti rifilo una battuta, tu argomenti ed io ti insulto. Ogni senso di civile continenza sembra smarrito e un ragionamento serio è più raro di un cane giallo.

La seduta spiritica della sinistra toscana

. Inserito in #madecheseragiona
di Paolo Brandi

Credo che in pochi sappiano che domenica 26 febbraio alle primarie del PD si voterà, oltre che per la Segreteria nazionale, anche per scegliere la Segreteria regionale. Tutto è focalizzato sul confronto Bonaccini-Schlein e quasi nessuno accenna alla competizione tra Fossi e Mercanti. Eppure quest’ultima partita non è indifferente rispetto ai futuri equilibri di governo della Regione Toscana. Parliamo della Regione Toscana non del comune di Rocca Cannuccia.

Chi perde non cogliona

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di Paolo Brandi

«La sinistra è agonizzante, ora dobbiamo ucciderla definitivamente», attacca sui social un esponente della destra Toscana. L’ espressione non è elegante, anzi decisamente granguignolesca. Il colpo di grazia sparato a bruciapelo fa orrore, però rende bene l’idea e riflette il pensiero neo-nostalgico di chi intravede l’occasione per una grande rivincita sulla storia.

È il Giorno del ricordo, non un derby

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di Paolo Brandi

Il 10 febbraio, Giorno del ricordo, no, non si gioca un derby sui morti: ogni volta che si parla delle Foibe c’è sempre qualcuno che ricorda l’Olocausto e quando si parla del genocidio del popolo ebreo c’è sempre qualcuno che rammenta la tragedia degli italiani in Istria e Dalmazia.