Querelle delle bandiere, dopo 56 ore la Val di Chiana è di nuovo di Porta Santo Spirito

. Inserito in Giostra del Saracino

Sono tornati a sventolare i vessilli gialloblu nelle scuole elementari di Olmo, Il Matto, Policiano e Rigutino. È questo il nuovo capitolo (e ci auguriamo l'ultimo) di un'incredibile querelle nata dopo che venerdì 21 febbraio, dalla sera alla mattina e senza nessuna comunicazione a tal proposito, erano state sostituite le bandiere del Quartiere di Porta Santo Spirito con quelle del Quartiere di Porta Sant'Andrea.

Noi avevamo posto delle perplessità sul perché di questa incredibile sostituzione dei vessilli in una parte del territorio della Val di Chiana che, da sempre, è del Quartiere di Porta Santo Spirito. Sempre nella tarda serata di venerdì scorso è stato divulgato un comunicato stampa con la dichiarazione del vicesindaco di Arezzo ed assessore alla Giostra del Saracino Gianfrancesco Gamurrini nel quale si puntualizzava, relativamente alla scuola primaria "B. Bucciarelli Ducci" di Olmo, che "nessuno sbaglio, il confine tra i quartieri di Porta Sant'Andrea e Porta Santo Spirito è rappresentato dai binari della ferrovia, per cui è assolutamente corretto che nella scuola in questione sia stata sistemata la bandiera del quartiere di Porta Sant'Andrea. L'errore semmai era stato fatto inizialmente, quando era stata erroneamente installata la bandiera di Porta Santo Spirito poi prontamente sostituita con quella corretta".

Premesso che non viene citata nessuna fonte, documento o delibera comunale, se - come sottolineato dal vicesindaco Gamurrini - la linea ferrovia della tratta Firenze-Roma "fungerebbe" da confine, la parte a valle (ovvero dove sono le località Santa Flora Torrita, Ripa di Olmo, San Zeno per poi entrare nei Comuni di Civitella in Valdichiana, Monte San Savino, Lucignano, Marciano della Chiana e Foiano della Chiana) "sarebbe" associata al Quartiere di Porta Santo Spirito e la parte a monte (cioè le località Sargiano, Olmo, San'Anastasio, Pieve a Quarto, Il Matto, Sant'Andrea a Pigli, Policiano, Rigutino, Vitiano per poi entrare nei territori dei Comuni di Castiglion Fiorentino e Cortona) "apparterrebbe" al Quartiere di Porta Sant'Andrea.

In pratica, dallo scorso 21 febbraio, quasi 40.000 cittadini (considerato che il Comune di Castiglion Fiorentino conta 13.000 residenti e quello di Cortona 22.000) non sarebbero più di Porta Santo Spirito ma di Porta Sant'Andrea, andando a "cancellare" quasi 90 anni di Giostra del Saracino. Infatti quando nel 1932 furono definiti i confini cittadini ed extraurbani ai quattro quartieri vennero abbinate le vallate così distribuite: Porta Crucifera Casentino, Porta del Foro Valdarno, Porta Sant'Andrea Valtiberina e Porta Santo Spirito Val di Chiana.

Una divisione territoriale che mai è stata messa in discussione, tanto che nel 1956 al rinnovo dei costumi (realizzati su bozzetti di Nino Vittorio Novarese ed utilizzati fino al 1992) tra le rappresentanze dei singoli quartieri c'erano anche quattro vessilliferi recanti gli emblemi dei quartieri, i santi protettori, gli stemmi dei comuni e gli elementi o caratteristiche delle vallate ad essi abbinate. Per il Quartiere gialloblu oltre al "toro chianino", a rappresentare la Val di Chiana, nel vessillo degli stemmi dei comuni troviamo gli emblemi di Monte San Savino, Lucignano, Marciano della Chiana, Foiano della Chiana, Civitella in Val di Chiana, Castiglion Fiorentino e Cortona. Questi ultimi due Comuni, secondo la versione del vicesindaco Gamurrini, "sarebbero" del Quartiere di Porta Sant'Andrea poiché a monte della ferrovia Firenze-Roma.

Comunque, a parte i ricorsi storici, accogliamo con piacere quanto fatto questa mattina con l'avvenuta sostituzione delle bandiere nei quattro edifici comunali e possiamo così annoverare, tra le "curiosità" della storia della manifestazione, questo episodio: "Quando per 56 ore una parte della Val di Chiana è stata di Porta Sant'Andrea".

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