Arezzo Passioni Festival, Augias: "In un libro le istruzioni sul presente" Ar24Tv/Foto

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Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, Corrado Augias ha partecipato alla seconda giornata della manifestazione culturale aretina

Augias ha presentato al Passioni il suo ultimo libro: "Breviario per un confuso presente". All'interno del saggio, edito da Einaudi, i grandi temi dell'attualità vengono letti alla luce degli accadimenti passati, per comprenderne le ragioni e tratteggiare un orizzonte meno ansioso. Laureato in giurisprudenza, Corrado Augias è stato corrispondente dall'estero per L'Espresso, Panorama e Repubblica.

"Breviario per un confuso presente"

"Il libro, che è una serie di brevi capitoli da 3 o 4 pagine, ognuno riguardante un'idea, parte dal presupposto che noi stiamo vivendo una rivoluzione enorme", ha spiegato Augias ai microfoni di Arezzo24.

"Una rivoluzione che probabilmente avrà conseguenze antropologiche, cioè sulla natura degli esseri umani. E di cui non tutti si sono resi conto. Allora il libro cerca di puntualizzare alcuni aspetti, di mettere a fuoco alcuni ambiti dove questa rivoluzione è più visibile, compreso l'imminente arrivo dell'intelligenza artificiale su scala di massa. Vuole essere un breviario, cioè un compendio di norme. Regole, riferimenti e citazioni che sarebbe bene rispettare".

La proroga dello stato di emergenza

"Io detesto coloro che dicono: 'La mascherina che noia, che limitazione della libertà'. Evidentemente sono persone che giocano, o fanno i Dada, oppure non hanno ben capito di che cosa stiamo parlando", ha continuato lo scrittore. "Abbiamo avuto 35.000 morti: cifre ufficiali, probabilmente inferiori alla realtà. Grazie alle mascherine, all'isolamento e al non uscire di casa siamo riusciti a debellare per ora questo virus che in Italia è sotto controllo. A parte alcuni focolai che, proprio perché sotto controllo, vengono immediatamente individuati e chiusi".

"Non so che cosa succederà in autunno, non lo sa nessuno, ma è possibile che ci sia una seconda ondata. Nel '19 dell'altro secolo, con la spagnola, è successo esattamente così. La seconda ondata fu la più letale, molto più grave della prima. Questa è una lunga premessa per dire che non so valutare la proroga dello stato di emergenza fino ad ottobre. Se chi ha preso questa decisione l'ha fatto su basi scientifiche ben venga. Se l'ha presa perché è un modo per limitare la libertà di movimento dei cittadini, allora è un altro discorso. Ma io la risposta non ce l'ho, mi fido degli scienziati. Credo che chiunque dovrebbe fare altrettanto, non vedo altri strumenti che siano accessibili a un uomo, una donna 'della strada' come noi".

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Giulia Senesi

Giulia Senesi

Laureata in Filologia, Letteratura e Storia dell’antichità. Sono una grande amante di viaggi e cinema; parlo inglese, spagnolo e un po’ di tedesco. Credo che la scrittura abbia un effetto catartico.