Certificati medici, nel mirino palestre, piscine e ambulatori Ar24Tv
Ad Arezzo riscontrate irregolarità in una palestra per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa; un'altra struttura ha ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica.
I militari dei 12 NAS dell’Italia centrale – nel corso di un servizio coordinato disposto nella seconda metà di settembre dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma – hanno effettuato mirati controlli presso centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori al fine di garantire il rispetto della normativa vigente in merito al rilascio di certificati medici per lo svolgimento di attività sportiva.
Nel corso delle numerose ispezioni, finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza degli atleti e degli sportivi in generale, è stato verificato il possesso e la regolarità dei certificati di idoneità degli iscritti e frequentatori degli impianti sportivi, accertando:
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l’adeguatezza generale delle strutture e l’eventuale presenza di locali adibiti a studio medico in assenza delle previste comunicazioni alle Autorità competenti;
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la presenza, regolare manutenzione e revisione del “DAE” (Defibrillatore Automatico Esterno);
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l’adozione di misure protettive e preventive connesse ai rischi per la presenza del batterio della “legionella”.
Le ispezioni hanno interessato complessivamente 413 centri sportivi, accertando violazioni presso 118 di essi (pari al 28 % degli obiettivi ispezionati), 7 dei quali sono risultati oggetto di provvedimento di immediata sospensione delle attività, emessi dalle competenti Autorità Sanitarie e Amministrative a causa delle gravi irregolarità riscontrate, quali: l’assenza del defibrillatore salvavita obbligatorio nello svolgimento di attività sportiva; l’aver attivato all’interno di palestre ambulatori in assenza delle previste autorizzazioni; il rilascio di certificazione medica per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica, da parte di medici prescrittori non autorizzati.
In altri 7 casi i militari operanti, per le non conformità rilevate, hanno avanzato analoga richiesta di sospensione, tuttora in corso di valutazione.
Complessivamente 81 le persone segnalate alle Autorità Amministrative, 9 quelle deferite in stato di libertà alle competenti Autorità Giudiziarie e 118 le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di
176.000 €.
Proseguiranno le verifiche dei Carabinieri dei NAS al fine di tutelare la sicurezza e l'integrità degli atleti e degli sportivi in generale, e contrastare condotte illecite in materia di certificazione medica sportiva e negligenze nell'uso dei defibrillatori salvavita.
In particolare, si segnala:
NAS Bologna
Nelle province di Bologna, Forlì, Ferrara e Ravenna, sono stati ispezionati 34 obiettivi, tra palestre e centri sportivi.
A Forlì sono state deferite in stato di libertà 2 persone: il legale responsabile di una palestra per aver attivato al suo interno un ambulatorio – in assenza delle previste comunicazioni alle competenti Autorità Sanitarie e Amministrative – e un medico, per aver utilizzato il suddetto locale per effettuare visite di idoneità medico- sportiva.
NAS Firenze
Nelle province di Firenze, Siena, Prato e Pistoia, sono stati ispezionati 37 impianti tra palestre e centri sportivi, segnalando alle competenti Autorità Amministrative e Sanitarie (rispettivi Comuni e ASL) i responsabili legali di 26 strutture, di cui:
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16, per aver tesserato soggetti sprovvisti di documentazione sanitaria attestante l’idoneità allo svolgimento
Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Firenze, sono state segnalate alle Autorità Amministrative:
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sette strutture (tra palestre e centri sportivi), per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
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una palestra (per cui è stata avanzata richiesta di “sospensione dell’attività”), per aver avviato l’attività in assenza del dispositivo DAE;
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un centro sportivo, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa e per non aver previsto la presenza in struttura, durante l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D;
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una palestra, al cui interno sono state rilevate delle carenze strutturali;
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sei medici per aver rilasciato certificazione sanitaria allo svolgimento dell’attività non agonistica, senza rivestire la qualifica di medico di medicina generale, medico specialista in medicina dello sport o medico della federazione sportiva italiana – Coni.
Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Arezzo, sono state segnalate alle Autorità Amministrative:
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una palestra, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
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una palestra, per aver ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica.
Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Prato, sono state segnalate alle Autorità Amministrative:
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una palestra, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
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una palestra, al cui interno sono state rilevate delle carenze strutturali;
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due medici per aver rilasciato certificazione sanitaria allo svolgimento dell’attività non agonistica, senza rivestire la qualifica di medico di medicina generale, medico specialista in medicina dello sport o medico della federazione sportiva italiana – Coni.
Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Pistoia, sono state segnalate alle Autorità Amministrative:
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una palestra, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
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due palestre (per cui è stata avanzata richiesta di “sospensione dell’attività”), per aver avviato l’attività in assenza del dispositivo DAE;
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una palestra, per aver ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica e per non aver previsto la presenza in struttura, durante l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D;
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un centro sportivo, per non aver previsto la presenza in struttura, durante l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D.
Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Siena, sono state segnalate alle Autorità Amministrative:
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cinque strutture (tra palestre e centri sportivi), per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
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una palestra, per aver ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica e per non aver ottemperato nei termini alle verifiche circa il corretto funzionamento del dispositivo DAE;
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tre medici per aver rilasciato certificazione sanitaria allo svolgimento dell’attività non agonistica, senza rivestire la qualifica di medico di medicina generale, medico specialista in medicina dello sport o medico della federazione sportiva italiana – Coni.
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