Ricorso Procura: "La sentenza appare viziata da travisamento". Il testo dell'appello
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"Errata valutazione dei fatti, chiediamo la condanna di Cocci, Macrì e Olivetti Rason". Lo si legge nell'atto di ricorso della Procura della Repubblica di Arezzo, a firma Procuratore della Repubblica facente funzioni dott.ssa Elisabetta Iannelli, datato 26 giugno, avverso la sentenza pronunciata al Tribunale di Arezzo lo scorso 28 febbraio e le cui motivazioni furono rese note lo scorso 25 maggio.
Due pagine compongono la richiesta indirizzata alla Corte d'Appello di Firenze dalla Procura della Repubblica di Arezzo, anticipata per prima da Arezzo24. La firma è quella del Procuratore della Repubblica facente funzioni dott.ssa Elisabetta Iannelli, la data è quella del 26 giugno. Il Pubblico Ministero, in merito all'assoluzione dall'accusa di peculato espressa nella sentenza del cosiddetto processo Coingas/Estra del 28 febbraio 2023 di Marco Cocci (perché il fatto non sussiste), Francesco Macrì (per non aver commesso il fatto) e Pier Ettore Olvetti Rason (perché il fatto non sussiste), sostiene che "la sentenza di assoluzione appare viziata da travisamento ed errata valutazione dei fatti quali emergenti dai documenti prodotti". E quindi "per i motivi sopra esposti, si chiede che codesta Ecc.ma Corte di Appello, in parziale riforma della impugnata sentenza, voglia dichiarare gli imputati Cocci Marco, Macrì Francesco e Olivetti Rason Pier Ettore colpevoli dei reati loro rispettivamente ascritti […] e per l'effetto condannarli alla pena ritenuta di giustizia".
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