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mercoledì | 14-05-2025

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Uccise la madre, al processo i familiari “parte civile per rispetto dell’anziana vittima” – Foto

Da quella tragica notte tra il 13 e 14 ottobre, Andreini, operaio di 47 anni, è ristretto in regime di libertà vigilata in una Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza sanitaria di Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena, essendo stato giudicato incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Ieri Andreini, difeso dall’avvocato Francesco Maria Vanni Gusmano, si è presentato in aula. La pm Francesca Eva ha chiesto l’acquisizione degli atti delle perizie. Il giudice ha rinunciato ad ascoltare i testimoni. Tutte le parti coinvolte nel processo adottano massima cautela e delicatezza, per quello che si configura come “un dramma familiare“. Così lo ha definito l’avvocato Paolo Romagnoli, che rappresenta i familiari della vittima e che ha presentato istanza per la costituzione di parte civile, “non perché vi siano risarcimenti da chiedere – ha tenuto a precisare – ma per una forma di rispetto nei confronti dell’anziana vittima“. Il processo è stato aggiornato al primo aprile, ma Andreini non sarà condannato: non è imputabile per il vizio totale di mente, accertato con incidente probatorio dal perito dottor Massimo Marchi.

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