Domenico Giani si è dimesso dall'incarico di capo della gendarmeria del Papa

. Inserito in Cronaca

Era nell'aria: il capo della gendarmeria vaticana, l'aretino Domenico Giani, dopo venti anni di onorato servizio come capo della sicurezza del Vaticano, ha rassegnato le proprie dimissioni. Il Papa  lo aveva incontrato dopo la fuga di notizie per manifestargli disappunto. In Vaticano dal 1999

In un primo tempo si era parlato di destinazione verso un incarico internazionale. A scanso di equivoci, Domenico Giani ha rassegnato le proprie dimissioni. Troppo duro il peso di una convocazione da parte del Pontefice, che lo ha voluto incontrare personalmente per manifestargli il proprio disappunto e contestargli la vigilanza non appropriata nel caso della fuga di notizie di un documento che non sarebbe mai dovuto uscire dal Vaticano. 

Una nota interna che doveva rimanere riservata e diventata di pubblico dominio, firmata dallo stesso Giani, con le foto di cinque appartenenti alla Sante Sede:  monsignor Mauro Carlino, capo dell’Ufficio informazione e Documentazione della Santa Sede, il direttore dell’Aif — l’autorità antiriciclaggio — Tommaso Di Ruzza, due funzionari, Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi e un’impiegata dell’amministrazione, Caterina Sansone. Si tratta della comunicazione della loro «sospensione dal servizio» e il divieto di ingresso in Vaticano, in quanto coinvolti in investimenti di "natura sospetta".

Resta il mistero su chi abbia diffuso la nota: lo stesso Gianni ha passato il documento ai giornalisti, o altri soggetti che hanno manovrato in maniera equivoca? A Papa Francesco poco importa, comunque Giani non ha vigilato in maniera adeguata e lo richiama. E il poliziotto Domenico Giani, aretino classe 1962 tutto d'un pezzo, prima nel Sisde e nei servizi segreti italiani, per venti anni e diversi Papi direttore dei Servizi di sicurezza e Protezione Civile dello Stato della Città del Vaticano e comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, in servizio dal 12 gennaio 1999, a scanso di equivoci e per evitare ogni imbarazzo al Papa, risponde con le dimissioni.

 

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione