Alto rischio Giani: il Papa lo riceve, verso un altro incarico fuori dal Vaticano

. Inserito in Cronaca

Il capo della gendarmeria vaticana, l'aretino Domenico Giani, potrebbe essere avvicendato e destinato ad un incarico internazionale. Conseguenza dei conflitti interni che coinvolgono la struttura che si occupa delle inchieste vaticane.

Lo riferisce il Corriere della Sera, dopo la pubblicazione, da parte del settimanale L'Espresso, di una nota interna, firmata da Giani, con le foto di cinque appartenenti alla Sante Sede:  monsignor Mauro Carlino, capo dell’Ufficio informazione e Documentazione della Santa Sede, il direttore dell’Aif — l’autorità antiriciclaggio — Tommaso Di Ruzza, due funzionari, Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi e un’impiegata dell’amministrazione, Caterina Sansone. Si tratta della comunicazione della loro «sospensione dal servizio» e il divieto di ingresso in Vaticano, in quanto coinvolti in investimenti di "natura sospetta". Apriti cielo. Come è uscito dal Vaticano un documento interno? 

Se lo chiede lo stesso Papa Francesco, che pare abbia voluto incontrare personalmente Domenico Giani per manifestargli il proprio disappunto e contestargli come minimo una vigilanza non appropriata. A breve dunque Giani potrebbe essere "avvicendato", destinato ad altri incarichi senza che ciò appaia come un licenziamento.

 

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione