Ma cosa sta accadendo? L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Marco Minniti, ma prima di lui c’erano stati Fabrizio Barca, Enrico Letta e tanti altri che silenziosamente, senza proclami, hanno mollato il PD per sperimentare strade diverse
Paolo Brandi
Ruolo
Biografia
Laureato in filosofia a Pisa e in storia a Siena. Amante dei cani, dell’Inter e della Sicilia. Fin da piccolo impegnato in politica ma col tempo ha assunto un atteggiamento più contemplativo.
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Non starò mai zitto davanti alle cose sbagliate
LeBron James (LBJ), giocatore dei Los Angeles Lakers, considerato uno dei più grandi cestisti del mondo, ha recentemente espresso un concetto che, nella sua apparente semplicità, contiene una grossa verità: «I’ll never shut up about things that are wrong»
Riapertura dei ristoranti, una grande prova di maturità civica
Siamo tutti stanchi del lockdown (più o meno rigido), tutti avremmo voglia di tornare a parlarci senza mascherine, tutti sentiamo il bisogno di muoverci senza impedimenti, ma soprattutto tutti vorremmo liberarci dall’ossessione della malattia e dall’incertezza economica e occupazionale che assilla tante persone
Una grande opportunità: da Draghi un incentivo al turismo slow
Le parole del Presidente Draghi sono state accolte dai senatori in silenzio e con grande attenzione. Non so se sia finito, come sostiene qualcuno, il tempo delle “smargiassate, dalle battute da scuola media, dei cartelli, delle magliette per acciuffare un fotogramma di notorietà”
Governo Draghi: ai tecnici la polpa e ai politici la colpa
Leggo i commenti dei principali giornali sulla “squadra” di governo Draghi ed immagino la faccia dei giornalisti, tutti con l’aria soddisfatta di un gatto che ha appena mangiato un grosso topo. Uno, in particolare, mi ha colpito per la lucida analisi che fa sui vari ministeri
Con Draghi non è scomparsa la “rabbia sociale”
Un giornalista scrive che “Grillo ha capito che la rabbia che aveva portato i 5s al 32 per cento non c’è più nella società” e questo spiegherebbe la svolta “governativa” del movimento. Un ragionamento che mi lascia dubbioso
La candidatura di Giuseppe Conte tra senese e Valdichiana
La discussione che si è aperta sulla possibile candidatura del Presidente del Consiglio Conte (è ancora in carica per l’ordinaria amministrazione), nel Collegio uninominale Toscana – 12, ha suscitato un vespaio
Un Governo per fare cosa
Fino ad oggi ci siamo retti su misure dettate dall’emergenza, prima o poi queste misure finiranno e allora ci saranno imprese che chiuderanno. I soldi di Next Generation EU li stiamo prendendo a prestito dalle future generazioni e per questo dobbiamo usarli bene
Mai burlarsi di un drago vivo! (J.R.R. Tolkien). Su cosa scommette Mattarella
Esce ridimensionata e sconfitta una classe politica incapace di liberarsi di un infantilismo fatto di veti incrociati, ripicche, piccole meschinità. Non selezionata, impreparata, figlia dell’edonismo dei social e che vive in un mondo a parte, dove l’immagine è tutto e la sostanza è niente
In Italia, come ad Arezzo, è aperta una sfida sul futuro
Il presidente Conte, rischia di farmelo diventare simpatico chi ogni giorno lo attacca. Il riferimento non è alla destra, che fa il suo mestiere, ma ai giornali e ai mezzi di informazione (tutti in mano ai grandi gruppi economici) che gareggiano nel tirare pietre sul capo del governo