Non c’è cosa peggiore, come avrebbe detto Cicerone, che sbagliare di continuo, giacché “chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell’errore.” A me pare che nella sinistra in generale e nel PD in particolare, non si sia capito che dopo il 25 settembre tutto è cambiato. Quello che è avvenuto prima è storia, quello che succederà dopo è un cantiere aperto. Per questo non si può andare avanti come se niente fosse accaduto.
Paolo Brandi
Ruolo
Biografia
Laureato in filosofia a Pisa e in storia a Siena. Amante dei cani, dell’Inter e della Sicilia. Fin da piccolo impegnato in politica ma col tempo ha assunto un atteggiamento più contemplativo.
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La libertà di fare quello che mi pare
Rischia di essere un colossale imbroglio l’affermazione per cui il provvedimento del nuovo governo che sanziona “l’invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”, sia pensato “solo” contro i Rave Party.
Il Pd scenda dal mondo di sopra a quello di sotto
Credo che Gianfranco Pasquino abbia alcune ragioni quando scrive che il Partito democratico è irriformabile perché “non sarà riformato da tutti coloro che ne hanno tratto prestigio, cariche e sostentamento per almeno un paio di decenni. Non sarà riformato semplicemente sostituendo i vecchi con i giovani, riducendo il numero degli uomini per ampliare gli spazi politici a favore delle donne che, spesso, sarebbero quelle che si sono accodate agli uomini potenti”.
Enrico Mattei, un esempio che vale ancora oggi
27 ottobre 1962 – 27 ottobre 2022, sono passati sessanta anni. Il 27 ottobre del 1962 Enrico Mattei perse la vita in quello che la magistratura di allora dichiarò essere un incidente aereo e che oggi sappiamo essere stato un attentato. Il mistero di chi furono i mandati è facile da risolvere: basta guardare le decisioni assunte da Mattei nel corso della sua esistenza.
Meloni e pop(p)oni, quando a contare sono le parole
Aspettiamo a fare valutazioni sul nascituro governo di destra, quello che conta sono i risultati, il resto è fuffa. Una cosa però voglio dirla: era stata annunciata nei nomi una squadra di Galácticos, stile Real Madrid, e invece è venuta fuori un’onestissima squadra di provincia. Il che non vuol dire niente, anche l’Atalanta o l’Udinese stanno disputando un gran campionato. Quello che conta, lo ripeto, sono i risultati.
I porcini nei boschi e i tartufi in parlamento
A tutti piacciono le belle favole, a tutti piace sognare le fatine buone e le case di marzapane ma i sogni finiscono all’alba. Dico questo perché considero inutili le polemiche fiorite all’indomani dell’elezione di Ignazio La Russa a Presidente del Senato e di Lorenzo Fontana a Presidente della Camera.
L’acqua rimane acqua e il vino rimane vino
Se prendete una bottiglia di acqua minerale e cambiate l’etichetta, magari scrivendoci sopra whiskey invecchiato vent’anni, oppure rum della Giamaica sempre acqua minerale rimane. Soltanto in un caso in tutta la storia dell’umanità, l’acqua si trasformò vino, accadde in un posto che si chiama Cana ma allora si trattò di un miracolo.
Le radici della sconfitta
Quello che segue è un articolo di analisi. Per cui risparmiatemi i soliti commenti del tipo “è lungo”, “è complicato”, “è palloso”. Se non avete voglia, non leggetelo, me ne farò una ragione.
Fino a quando abuserete della nostra pazienza?
Guardando a mente fredda i risultati elettorali verrebbe da dire: “Se Atene piange Sparta non ride”. Eppure che c’è chi ha vinto e c’è chi ha perso. Però, mentre è sicuro chi ha perso, non è detto che chi ha vinto, abbia vinto.
L’apericena dei dinosauri
È mia abitudine aspettare prima di commentare l’esito di qualunque elezione. Lo faccio perché mi piace zompare dai social alle Tv, dai giornali alle chat per scoprire, ogni volta, che questo è il paese dei profeti del giorno dopo.











