John Gudgeon: "Ero su quel carrarmato, così liberammo Arezzo". Esclusiva Ar24Tv/Foto

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L'estate di 75 anni fa John Gudgeon entrò ad Arezzo sopra un carrarmato. Era il 16 luglio 1944, il giorno in cui la città fu liberata dall'occupazione nazifascista. Dalla Gran Bretagna il video messaggio agli aretini del navigatore. Esclusiva Arezzo24 

È passato qualche decennio da quando il sergente inglese militava da navigatore di mezzo corazzato nei ranghi del  16°/5° Lancieri della 6° Divisione Armata Britannica, Squadrone B. Probabilmente non servirebbero neanche celebrazioni annuali per conservare integri nella memoria di Mister Gudgeon i ricordi del servizio alla patria nell'esercito degli Alleati.

Forse il suo ritorno ad Arezzo era già programmato da mesi. Lo scorso 16 luglio, però, in occasione dell'anniversario della Liberazione cittadina, problemi di salute l'hanno trattenuto oltremanica, nella sua casa di Bristol. Doveva esserci anche lui nella delegazione dei sette veterani britannici e neozelandesi che ha preso parte al picchetto davanti alla Prefettura e alla visita al Cimitero degli Inglesi di Indicatore.

Arezzo24 ha dedicato grande attenzione alla cerimonia. La copertura mediatica della nostra testata ha colpito Suzannah Young, nipote di Gudgeon, decisa a rimediare a quella assenza.

È stato necessario ottenere il permesso del vecchio reggimento insieme a quello del nonno, ma a poco più di un mese dall'inizio della corrispondenza con Suzannah, che ringraziamo di cuore a nome di tutti gli aretini, Arezzo24 è in grado di dare spazio alle parole che il sergente Gudgeon ha consegnato alla storia e alla città: un ricordo commovente e orgoglioso, testimonianza preziosa di quei giorni che hanno segnato la vita di Gudgeon e la nostra storia, un documento importante da conservare e tramandare. Ecco il suo videomessaggio per gli aretini

Traduzione in italiano del discorso del Sgr. John Gudgeon agli aretini e agli ospiti riuniti per il 75esimo anniversario della Liberazione di Arezzo il 16 luglio 2019

"Signore e Signori di Arezzo, riuniti oggi per commemorare la Liberazione della vostra splendida città del 16 luglio 1944.  Mando a tutti voi i miei più cordiali saluti.  Molti di voi ricorderanno il Colonello Henry Brooke, che ha fatto un discorso simile in video-collegamento agli ospiti riuniti 5 anni fa per il 70esimo anniversario della Liberazione.  Purtroppo egli è venuto a mancare nel 2017 e l'onore di parlarvi è passato a me.

Mi chiamo John Gudgeon e, 75 anni fa, ero navigatore nel carro armato del Capo Squadone dello Squadrone B dei 16/5 Lancieri. Ricordo bene quel giorno indimenticabile in cui attraversammo col carro armato la ferrovia vicino alla stazione e poi proseguimmo tra le strade strette di Arezzo, al fianco di palazzi alti su entrambi i lati. Tutte le volte che guardo la foto iconica del Sergente Ord e del suo equipaggio della nostra Truppa di Ricognizione nel loro carro armato "Honey" (M3 Stuart), insieme ai vostri partigiani e al prete, mi emoziono e vengo riportato indietro a quel lieto giorno di Liberazione della città.

Sebbene - grazie al cielo - non dovemmo combattere nella vostra città, la battaglia sulle colline a sud per liberare Arezzo fu lunga e dura, e non dovremmo scordarci tutti coloro delle Truppe Alleate che vi parteciparono.  In particolar modo il resto della nostra 26a Brigata Corazzata, la 1a Brigata Guardie e i Neozelandesi, che lì lasciarono molti dei loro coraggiosi uomini, sepolti nel bel Cimitero di Indicatore.

Nel 2011, il vostro sindaco Fanfani, a nome della città, ha fatto un grandissimo onore al mio Reggimento, ricevendo una targa commemorativa presentata dal Colonello Henry Brooke, per commemorare il ruolo svolto dai 16/5 Lancieri nella Liberazione. Siamo molto orgogliosi che questa targa si trovi ora accanto all'ingresso principale del Comune e so che, da quel giorno, non sono stati pochi i visitatori britannici che hanno reso omaggio alla targa.

La città di Arezzo ha un posto speciale nella storia del mio Reggimento e nei cuori di quelli che sono ancora in vita e che hanno partecipato alla Liberazione 75 anni fa. In quanto tale, so che un'amicizia profonda si è forgiata tra la vostra città e i 16/5 Lancieri – non ne potremmo essere più orgogliosi e riconoscenti e mi auguro che possa continuare a lungo.

Mi dispiace non poter essere presente con voi oggi ad Arezzo, ma rappresenteranno il Reggimento dei 16/5 Lancieri sette ex ufficiali reggimentali. A nome del mio vecchio Reggimento, vi mando i miei auguri più sinceri per una commemorazione pienamente riuscita.

Che Arezzo continui a prosperare e che la pace sia sempre con voi".

 

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