Tra affetti stabili, asporto, rientri e cimiteri. Tutto quello che c'è da sapere sulla "nebulosa" Fase 2

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La Fase Due avrà inizio da domani, ma alcuni punti interrogativi sul nuovo Dpcm non sembrano ancora aver trovato risposta. Una fase due che si era profilata in maniera incerta sin dall’inizio.

Ieri sono state pubblicate sul sito del Governo le faq http://www.governo.it/it/faq-fasedue, “Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo”, all’interno delle quali si sarebbero dovuti chiarire i passaggi più tortuosi del Dpcm del 26 Aprile 2020. Uno dei punti più controversi è proprio quello che riguarda la possibilità di spostarsi da casa per visitare i congiunti.

"Chi sono i congiunti con cui è consentito incontrarsi, secondo l’articolo 1, comma 1, lettera a), del Dpcm del 26 aprile 2020?

L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile.

Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”. Così viene recitato sul sito del governo.

Non propriamente limpida rimane la definizione di “persone legate da stabile legame affettivo”. Risulterebbero escluse le visite agli amici.

Quindi cosa sarà possibile fare dal 4 maggio?

Ci si potrà spostare per svolgere attività motoria, possibilità anticipata dall’ordinanza n°46 del Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi. In vigore dal 1° maggio.

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5251167&nomeFile=Ordinanza_del_Presidente_n.46_del_29-04-2020 Da decreto sarà possibile inoltre: “spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività

Si potranno visitare i congiunti.

Avrà inizio la ristorazione da asporto per bar e ristoranti in tutta Italia, già consentita dal 24 aprile in Toscana dall’ordinanza regionale n° 41.

Via libera al rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza potendo effettuare uno spostamento interregionale.

Inclusa nel decreto la possibilità di accedere ai cimiteri per far visita ai defunti, consentito nell’ambito della propria regione. Sarà anche possibile svolgere celebrazioni funebri con un numero massimo di 15 partecipanti.

Torneranno le sedute di laurea in presenza e le sessioni d’esame, a patto che vengano assicurate le disposizioni in materia di sicurezza, come il distanziamento sociale.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei Dpi - dispositivi di protezione individuale - si rimanda all’ordinanza regionale n° 26 “in spazi chiusi, pubblici e privati aperti al pubblico, in presenza di più persone, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea taxi e noleggio con conducente”.

Si attende invece di sapere di più riguardo l’autocertificazione: dovrà ancora essere utilizzata ma si profila la possibilità di fare riferimento al vecchio modulo.

Per le attività ancora chiuse ma che dovranno provvedere a sanificazione e manutenzione è disponibile un modulo da compilare e inviare alla Prefettura di Arezzo:

“Per le attività produttive sospese, la preventiva comunicazione al Prefetto è richiesta al fine di consentire l'accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione ovvero la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture. La comunicazione, come da modello scaricabile dal sito internet della Prefettura, www.prefettura.it/arezzo, deve essere inviata all'indirizzo P.E.C. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. così riporta il sito della Prefettura di Arezzo.

Allo stesso tempo il governatore Rossi annuncia sulla sua pagina Facebook la preparazione di nuove ordinanze per la fase due: 

La mia posizione per la ripartenza è di prudenza e di gradualità. La fase due non può essere un fare come ci pare. La ripartenza delle attività e dei movimenti ci espone ad una ripresa dei contagi e quindi ci obbliga ad avere attenzione e senso di responsabilità. Il rischio è di dover tornare presto indietro, vanificando i sacrifici fatti finora. Oggi, con questo spirito, vado a preparare le ordinanze per la fase due, dopo avere ascoltato tante legittime richieste, ma consapevole dell’obbligo di decidere con coscienza a favore del bene di tutti. Anche ieri, in quella per i mezzi pubblici abbiamo deciso che sugli autobus e sui treni siano necessari, oltre alla distanza sociale, anche la mascherina, la pulizia delle mani e/o i guanti monouso. Essere prudenti vuol dire volere davvero ripartire”.

Il rischio è di rimanere sopraffatti dall’incertezza mentre si cerca di districarsi tra ordinanze regionali e decreti del presidente del consiglio.

Tags: Coronavirus fase 2 4 maggio

Giulia Senesi

Giulia Senesi

Laureata in Filologia, Letteratura e Storia dell’antichità. Sono una grande amante di viaggi e cinema; parlo inglese, spagnolo e un po’ di tedesco. Credo che la scrittura abbia un effetto catartico.