Bonifica Keu avanti, ma ai cittadini coinvolti chi ci pensa?

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Dopo la conclusione della prima fase dei lavori di bonifica dei siti inquinati che riguardano l'impianto Lerose di Levane, il Movimento Consumatori Toscana interviene ponendo il tema dei residenti: "Ai cittadini coinvolti chi pensa?"

"Cosa si è fatto per tutelare coloro che hanno acquistato quel materiale inquinato e che magari se lo ritrovano nelle mura in cui abitano". E' il quesito posto dal Movimento Consumatori Toscana.
 
Il Movimento Consumatori Toscana interviene sullo scandalo keu che non riguarda solamente l’impianto Lerose, ma anche molte famiglie non considerate dalla bonifica e dalle istituzioni.

“Apprendiamo con attenzione lo svolgimento della fase dei lavori che riguardano l’impianto Lerose a Levane inquinato da rifiuti di terre contaminate. Siamo sorpresi però che si parli di tutto fuorché di tutelare, ad esempio, quei cittadini che si vedono costretti ad abitare in case piene di materiale dannoso per la salute con l’unica colpa di aver acquistato prodotti da impianti inquinati.
Come possiamo ritenerci soddisfatti dalla bonifica che interesserà solo l’impianto? Le istituzioni credono che bonificando l’area si risolva definitivamente il problema e si tornerà a vivere in un luogo più pulito e meno inquinato?“ - commenta il Movimento Consumatori Toscana

“Il Movimento Consumatori Toscana ha da poco lanciato un progetto dal nome “Opera minima”. Sì, minima, perché crediamo che con l’impegno minimo di tutti si possa fare la differenza. Opera minima ha l’obiettivo di intercettare le ingiustizie, le indignazioni e le difficoltà che riguardano molteplici cittadini con lo scopo ultimo di risolvere problematicità analoghe allo scandolo keu, il quale ha comportato e, ahinoi, comporterà col tempo, se ci riduciamo a soffermarci ad una mera bonifica del solo impianto da dove sono stati venduti e diffusi materiali inquinati utilizzati per le costruzioni di qualsiasi tipo, molteplici problemi di non poco conto. Dove andranno a vivere le famiglie che si ritrovano quel materiale inquinato nelle proprie abitazioni? Cosa è stato fatto ad oggi e cosa si intende fare?
Il progetto, quindi è volto anche a fare chiarezza e a dare risposte a quei cittadini che non si sentono presi in considerazione dalle istituzioni. Infatti, se qualcuno ritiene di essere caduto in queste situazioni noi, ci siamo, Opera minima ha l’obiettivo di intercettare le problematicità e risolverle con i professionisti che hanno deciso di affiancare la nostra associazione in questo progetto. È possibile avere ulteriori informazioni tramite le pagine social del Movimento Consumatori Toscana su instagram, facebook e tiktok” – conclude l’associazione.

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