Furti, atti di vandalismo e bullismo: chiude al pubblico il cortile dello storico oratorio sangiovannese

Ma i tempi sono cambiati, è cambiato purtroppo il modo di vivere dei giovani dei giorni d’oggi e così capita che anche gli “angeli custodi” della struttura siano costretti a chiudere il cortile aperto al pubblico per furti, atti di vandalismo e bullismo. Giusto le attività essenziali andranno avanti, ma tutto il resto, per il momento, subirà uno stop. Una situazione straordinaria e che è stata denunciata con un post sulla pagina Facebook dell’oratorio stesso:
“È ormai da dieci giorni che il cortile dell’oratorio è chiuso. Nella sua storia decennale non era mai accaduto se non per eventi straordinari, come la recente pandemia.
Cosa ci ha spinto a una decisione così drastica?
Molti adolescenti e preadolescenti di San Giovanni e dei paesi limitrofi hanno trovato al Don Bosco un luogo bello e accogliente nel quale passare i loro pomeriggi. Molti genitori si sentivano sollevati nel sapere che i loro figli non erano per strada ma in un luogo conosciuto e custodito.
Appunto… custodito, una casa custodita.
Nei pomeriggi dell’oratorio gli “angeli custodi” dei ragazzi sono Claudia, don Stefano e un volontario fisso, più altri occasionali. Felicissimi di stare con i ragazzi, ma consapevoli della grande responsabilità di accogliere, educare prendersi cura di tutti, soprattutto dei più piccoli e fragili.
Il rapporto squilibrato tra ragazzi ed educatori, ma soprattutto l’incapacità da parte di molti di essi di rispettare le persone e gli ambienti e di gestire i conflitti hanno progressivamente reso pesante il clima generale, i più piccoli e le famiglie si sono via via allontanati ormai schiacciati dall’irruenza dei più grandi. Furtarelli, atti di vandalismo ed episodi di bullismo sono diventati così quotidiani e generalizzati che non era più possibile isolare i singoli responsabili spesso protetti dal “branco”. Gli educatori si sono sentiti soli e abbandonati, incapaci di relazionarsi ai ragazzi in modo sereno.
Occorre allora un aiuto più concreto dell’intera comunità parrocchiale e civile. Un supporto non solo quantitativo ma anche qualitativo, perché i nostri ragazzi sono sempre più feriti e bisognosi di ascolto e accompagnamento. Occorre che l’oratorio diventi di nuovo casa accogliente da abitare, nella quale crescere umanamente e spiritualmente.
Per questo abbiamo chiuso: per spendere tempo ed energie nella ricerca di una soluzione concreta. Facciamo appello a ciascuno, perché riaprendo, nessuno in Oratorio si senta fuori posto e tutti possano godere gioiosamente di questo che è uno dei tesori più belli di San Giovanni.
Nel frattempo il doposcuola continua, con 50 ragazzi di elementari e medie, i gruppi giovanili e il catechismo stanno gradualmente riprendendo le loro attività. Quindi l’Oratorio, cuore pulsante della nostra comunità, non è fermo! Perché come diceva don Bosco: “l’educazione è cosa del cuore” e questo cuore non smetterà mai di battere!”