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martedì | 06-05-2025

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Covid, linea dura: scuole chiuse ad Anghiari, Castelfranco Piandiscò, Lucignano, Marciano, Monterchi, Sansepolcro

L’esito del lavoro del presidente Giani con il Ceps, il comitato toscano per l’emergenza e la prevenzione scolastica. A confronto con i sindaci nella nottata e dopo attenta valutazione dei dati epidemilogici degli ultimi 7 giorni,  è arrivata la decisione sulle chiusure

Da lunedì 8 marzo e per tutta la prossima settimana, le scuole di 40 dei 273 comuni della Toscana rimarranno chiuse. E’ quanto disciplinato con ordinanze dal presidente Eugenio Giani, a seguito della sessione di lavoro con il il comitato toscano per l’emergenza e la prevenzione scolastica (Ceps), conclusa in nottata con i sindaci dei territori interessati.

E’ prevista la “sospensione delle attività dei servizi educativi dell’infanzia, mentre le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza”.

“Nella zona rossa, come nel caso dei 20 comuni della provincia di Pistoia, la chiusura è un fatto automatico secondo l’ultimo Dpcm; a questi si sono aggiunti i comuni di Cecina e Castellina Marittima, appartenenti a province diverse e territorialmente contigui” spiega il presidente, che preannuncia una sola deroga per le Terme di Montecatini: “Rimarranno aperte, perché in questo caso c’è un aspetto di prevenzione sanitaria”.     

Nella Toscana arancione, dunque, ai 22 comuni rossi se ne aggiungo ora altri 18: in 15 la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado è interamente disciplinata da ordinanza regionale; in altri 3 – Siena, Arezzo e Follonica – la disposizione sarà presa dai sindaci ma in condivisione con Giani, con specifico richiamo nell’ordinanza regionale: “Essendo comuni più grandi occorreva un’ordinanza più calibrata sulla specificità locale”, spiega il presidente.    

“Con ciascuno dei comuni c’è stata un’analisi approfondita sulla presenza di focolai nelle scuole. Laddove il numero alto di contagi, secondo l’opinione del sindaco, non originava dalle scuole non si è disposto alcun intervento di chiusura; in altri casi, quando lo stesso primo cittadino ha fatto presente che poteva esserci una pericolosità di contagio, allora si è proceduto”.

Ringrazio di cuore il lavoro del Ceps, che con me ha valutato la situazione epidemiologica soprattutto nelle scuole toscane” afferma Giani, ricordando che il confronto è stato portato avanti direttamente con i sindaci dei 76 comuni toscani che a ieri, venerdì 5 marzo, risultavano sotto osservazione per il loro alto valore di contagio come indicato dal Dpcm Draghi (ovvero oltre l’indice di 250 su 100mila abitanti). 

Elenco dei Comuni interessati alla chiusura delle scuole

Oltre ai 20 comuni della provincia di Pistoia, dunque, con Cecina (Li) e Castellina Marittima (Pi), le ordinanze regionali disciplinano la chiusura delle scuole in ulteriori 15 comuni. Sono questi: Anghiari, Castelfranco Piandiscò, Lucignano, Marciano della Chiana, Monterchi, Sansepolcro per la provincia di Arezzo. 
Per la Provincia di Siena Castelnuovo Berardenga, Asciano, Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano, San Gimignano. 
Certaldo (Firenze), Civitella Paganico (Grosseto), Bientina (Pisa). 

Un’ordinanza regionale chiude tutte le scuole di Sansepolcro

La decisione del presidente Eugenio Giani alla luce del nuovo Dpcm e dell’aumento dei casi

SANSEPOLCRO – Alla luce del nuovo Dpcm in vigore da oggi, dell’aumento dei casi e della presenza di varianti, con un’ordinanza regionale il presidente Eugenio Giani chiude tutte le scuole del Comune di Sansepolcro, di ogni ordine e grado a partire da lunedì prossimo 8 marzo e fino a venerdì 12 compreso, prevedendo la didattica a distanza.

Giani si è confrontato con il sindaco Mauro Cornioli, condividendo la decisione sulla base della crescita dei casi e della presenza delle varianti inglese e brasiliana. Come Sansepolcro, anche altri comuni limitrofi stanno procedendo in questa direzione su input della Regione.

Arezzo, dati analizzati e comparati: nidi e materne restano aperte. Valutazione ulteriore al 21 marzo

AREZZO – Alla luce dei dati epidemiologici e dell’andamento del contagio negli ultimi 14 giorni, studiati specificatamente nella fascia zero – sei anche in comparazione con altre realtà e segnatamente per il periodo 26 febbraio – 4 marzo, si evidenzia che non sono emerse  particolari criticità rispetto alla scorsa settimana.

Pertanto i servizi di nido e le scuole dell’infanzia saranno regolarmente aperti in tutta la città. La situazione verrà costantemente monitorata al fine di assumere determinazioni fondate e basate sull’andamento della diffusione del virus, tenendo conto anche delle sue varianti che, come noto, in questo momento registrano una significativa tendenza di crescita in tutta Italia.

Resta confermata l’ordinanza del sindaco per le scuole elementari, medie e superiori dove rimane sospesa la didattica in presenza.

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