Cronaca
MedioEtruria, spunta un esposto alla Guardia di Finanza di Arezzo

Il Comitato SAVA – Stazione Alta Velocità Arezzo ha depositato presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo una memoria dettagliata in cui vengono ricostruiti, passo dopo passo, gli eventi e le decisioni che avrebbero portato alla designazione di Creti, nel comune di Cortona, come sito prescelto per la futura stazione Alta Velocità MedioEtruria.
Il dettagliato documento, depositato il 31 ottobre 2024 e firmato dal presidente Matteo Galli, dal consigliere Leonardo Benigni e dal segretario Domenico Alberti, agisce “in nome e per conto di oltre ottomila pendolari e portatori di interesse” riuniti nella petizione pubblica su www.stazioneavarezzo.it.
Nel testo, il Comitato denuncia presunte condotte improprie e lesive del pubblico interesse, elencando una lunga serie di passaggi che – secondo quanto sostenuto – avrebbero condotto alla scelta di Creti attraverso “erronee valutazioni, manipolazioni di dati, alterazioni di numeri, violazioni di normative e indebite influenze”.
Ecco l’esposto Esposto Comitato SAVA_Guardia di Finanza
La ricostruzione dei fatti
La memoria ripercorre oltre due anni di incontri istituzionali, accordi e scelte tecniche.
Tra i passaggi chiave:
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Febbraio 2022: durante un convegno a Cortona, si parlò di un bacino di utenza di 5 milioni di passeggeri, “senza alcun fondamento tecnico o scientifico”, mentre iniziava a circolare il nome di Creti-Farneta.
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Marzo 2022: la presidente dell’Umbria Donatella Tesei cita per la prima volta Creti come possibile sede della stazione, nonostante il Piano Regionale dei Trasporti umbro (2014-2024) indichi Rigutino.
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Settembre 2022: le Camere di Commercio di Umbria e Arezzo-Siena siglano un accordo a favore di MedioEtruria, mentre Unioncamere presenta un’analisi costi-benefici che considera solo Creti, ignorando Rigutino e Tre Berte.
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Ottobre 2022: lo studio indipendente di Andrea Spinosa (CityRailways) stima per Rigutino 1,7 milioni di passeggeri/anno, quasi il triplo rispetto ai 760 mila previsti per Creti.
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Novembre 2023: RFI individua ufficialmente Creti come sede della futura stazione, una decisione che – secondo il Comitato – “ignora completamente il bacino di utenza e l’accessibilità ferroviaria, in contrasto con le linee guida del MIT”.
I punti critici denunciati
Il Comitato segnala numerosi episodi che, a suo dire, meriterebbero accertamenti:
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pressioni politiche e istituzionali per orientare la decisione a favore di Creti;
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analisi tecniche incomplete o manipolate;
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omissioni rispetto alle alternative più vantaggiose per il territorio aretino;
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la possibile coincidenza d’interessi con soggetti economici privati, come Bonifiche Ferraresi, proprietaria dei terreni limitrofi all’area individuata.
Le richieste del Comitato
Nella parte conclusiva, il Comitato SAVA chiede formalmente alla Guardia di Finanza di avviare accertamenti per individuare eventuali responsabilità penali e amministrative legate alla procedura di scelta della localizzazione della stazione MedioEtruria, “al fine di tutelare il pubblico interesse e la corretta gestione delle decisioni pubbliche”.
La memoria, di decine di pagine, ricostruisce una vicenda che – dal 2022 a oggi – ha visto forti contrapposizioni tra Toscana e Umbria, con la prima favorevole a Rigutino e la seconda determinata a sostenere Creti.
Un caso che, dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini — con cui il ministro ha di fatto confermato Creti come sede definitiva —, ora arriva sotto la lente degli investigatori.