L'Arezzo vince e convince. Con l'Ancona tre gol, controllo e bel gioco - Foto
Una delle migliori partite viste al Comunale in questa stagione. L’Arezzo va al riposo avanti di due lunghezze. Due gol bellissimi: il primo di Gaddini, servito con i tempi giusti da Damiani, controllo e tiro perfetti e palla all’incrocio più lontano; il secondo di Guccione che, servito da Donati al limite, si accentra e con il sinistro non lascia scampo a Perucchini. Nella ripresa gli amaranto controllano, poi la chiudono con la prima rete tra i professionisti di Sebastiani
I minuti drammatici di quella domenica 2 marzo 2003, sull’onda dell’emozione, sono stati ripercorsi durante la commemorazione in piazza Emanuele Petri a Castiglion Fiorentino, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, prima dal Questore di Arezzo, Maria Luisa Di Lorenzo, e poi, appunto, dal Prefetto Renato Cortese, Direttore Centrale delle Specialità in rappresentanza del Capo della Polizia
Oltre duemila le presenze alla grande kermesse che ha visto riuniti ad Arezzo, per quattro giorni, esponenti della letteratura, dell’arte, del teatro, ma anche educatori e operatori della salute mentale. Nomi di rilievo fra gli ospiti di questa prima e fortunata edizione: gli psichiatri Vittorino Andreoli e Paolo Milone, il cantautore e performer Lorenzo Baglioni, il drammaturgo Stefano Massini, la regista Susanna Nicchiarelli. 
Due colpi di testa di bomber Gucci, a 10 centri stagionali, riportano l'Arezzo alla vittoria e condannano alla sesta sconfitta consecutiva la Recanatese, nel giorno del ricordo di Lauro Minghelli a cui è dedicata la Curva Sud. Ad applaudire in tribuna due tifosi d'eccezione: il vescovo di Arezzo Mons. Andrea Migliavacca e Don Alvaro Bardelli
Grande festa ad Arezzo per la solennità della Madonna del Conforto, caratterizzata da una processione ininterrotta di migliaia di fedeli che sin dalle prime ore del mattino e alla tarda notte hanno affollato la Cattedrale di Arezzo. Tra questi, la squadra amaranto guidata dall'allenatore Paolo Indiani e dal capitano Settembrini accolta dal vescovo Migliavacca e Don Alvaro Bardelli e una delegazione della Giostra del Saracino di Arezzo.