L’ultima in casa era finita così, poi timido passo in avanti. L’Arezzo con la Pro Patria ha bisogno dei tre punti

Mercoledì a Como un timido passo in avanti ci conduce alla fine del tour de force, con la speranza di voltare pagina e tornare finalmente al successo. L’infermeria è sempre affollata, ma forse possono tornare in panchina ed essere utilizzabili alla bisogna sia Burzigotti che Dell’Agnello; in via di recupero ci sono Corrado e Picchi e poi la società è corsa ai ripari per l’emergenza difensiva arruolando l’esperto Ceccarelli. Vero che dalle parole di Di Donato emerge una certa apprensione per le condizioni di Belloni, uno dei pochi a non aver mai deluso dall’inizio di questo campionato, ma speriamo di poter contare sulla prestazione del numero 7, il cui apporto alla manovra è fondamentale.
Oltre tutto l’avversario che ci aspetta arriva caricato da due vittorie contro Siena (al “Rastrello”) e Pianese, è squadra compatta che ha cambiato poco e che gioca a memoria. Javorcic può puntare sulla validità del reparto d’attacco che con Le Noci, Colombo e Mastroianni sa rendersi pericoloso soprattutto con giocate in velocità e sulle palle alte.
L’Arezzo convalescente dovrà fare attenzione a non offrire il fianco alle ripartenze e cercare di spaccare la partita magari puntando su quelli che l’uomo riescono a saltarlo. Pare probabile la conferma del 3-5-2, anche se con un inevitabile rotazione negli interpreti; inevitabile anche perché non si potranno tenere gli esterni di centrocampo all’altezza dei terzini se si vuol provare a far nostra l’intera posta. Caso potrebbe essere un’arma da utilizzare fin da subito per sfruttare la sua freschezza e la sua velocità, come del resto farebbe piacere vedere finalmente in campo Raja, uno che la categoria l’ha già vissuta ad Albissola per una stagione intera e che garantirebbe un po’ più di qualità nel palleggio. Al centro dell’attacco probabile che parta Gori, ancora alla ricerca del primo gol che potrebbe sbloccarlo. La punta viola ha caratteristiche da uomo d’area di rigore più che da attaccante di manovra, per questo occorre che la squadra lo supporti e lo serva in maniera adeguata con palloni rapidi e non con spioventi lenti che fanno la gioia dei centrali avversari.
Sarà una partita importante, questa contro il glorioso club bustocco, perché da qui si potrebbe ripartire e prepararci al meglio alle due sfide che ci attendono. Voltiamo pagina, crediamo al futuro amaranto.
Nella foto: capitan Cutolo e compagni al termine dell’ultima gara interna contro L’Albinoleffe