Arezzo, torna il "dodicesimo" della Sud. È ora di cambiare passo

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Arriva l’Albinoleffe e l’Arezzo non può sbagliare. La seconda partita consecutiva sul terreno del Città di Arezzo (complice il recupero di mercoledì scorso) presenta una difficoltà tutta interna

Difficoltà tutta legata alla  capacità che  il tecnico e la squadra avranno di cambiare faccia rispetto alle incerte prestazioni contro Pianese, Pergolettese e Juventus B.

Il modulo adottato da Di Donato in questo avvio di campionato si è scontrato con le difficoltà di un torneo scorbutico e scafato come quello di serie C dove magari la tecnica non eccelle ma la tattica è già evoluta. Così, dopo lo spumeggiante esordio con il Lecco, gli amaranto sono stati “murati” dalle tattiche di copertura di Masi e Contini e sovrastati in mezzo al campo dalla disposizione di Pecchia. Alla elevata rischiosità del 4.2.4 integrale, che già di per sé non offre certo garanzie di equilibrio a meno di non avere sugli esterni due centrocampisti offensivi tipo Belloni, capaci di fare le due fasi con pressoché identica capacità (e comunque destinati ad andare in “riserva” per il gran correre), si sono aggiunti i numerosi infortuni che hanno fatto di una rosa extralarge un gruppo anche risicato in certi ruoli.

Siccome adesso è ora di cambiare passo, speriamo che le parole pronunciate dal mister nel post-partita infrasettimanale siano la premessa di una revisione del sistema di gioco.

Alcuni elementi dovrebbero poter essere recuperati e quindi le opzioni aumentano, ma soprattutto si chiede di non vedere una squadra lunga e sfilacciata come nel primo tempo di mercoledì, di non vedere una squadra impacciata nella manovra offensiva come in tutte e tre le partite prima citate, di non vedere il canovaccio stantio del  “palla in mezzo e speriamo in Dio” che troppe volte finalizza l’affondo sulle fasce.  Il gioco, da che mondo è mondo, passa dal mezzo del campo e questa zona va presidiata meglio; che poi lo si faccia cambiando modulo, rivedendo le posizioni e gli uomini all’interno di questo o in qualche altra maniera lo deve decidere Di Donato.

Quel che è certo, è che contro i bergamaschi di Sacha Cori non si può davvero prescindere dalla conquista dei tre punti.

Tornerà anche il tifo organizzato della Curva Sud e sarà un aiuto importante, ma soprattutto gli amaranto devono crederci, giocando senza la paura di sbagliare (che di solito fa sbagliare di più) e con maggiore cattiveria agonistica. L’Albinoleffe è squadra navigata con gente di categoria. Non regaleranno niente e cercheranno di non farci giocare, ma noi dobbiamo e vogliamo vincere.

Tags: S.S. Arezzo Albinoleffe

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.