Arezzo, questa sosta imprevista non ci fa scomodo. Vi spiego perchè

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Domenica senza pallone amaranto. L’Arezzo si ferma poiché la Juventus under 23 ha chiesto di posticipare la gara causa le numerose assenze derivanti dalle convocazioni nelle rispettive nazionali dei tanti stranieri in rosa.

Ci sarebbe qui da aprire un lungo discorso sul senso di far partecipare queste formazioni al campionato di serie C, dato che il presupposto di utilizzarle come palestra di valorizzazione per i giovani calciatori nostrani viene smentito puntualmente dal tesseramento di un buon 50% di ragazzi d’oltreconfine e che per il resto introduce un palese divario tra la forza economica che comunque un club di serie A può mettere in campo, rispetto alle possibilità di società di città medio-piccole o di paesi. Insomma, il pastrocchio resta pastrocchio comunque lo si voglia vedere. Diciamo che per lo meno questa sosta imprevista non ci fa scomodo.

Di Donato avrà modo di lavorare all’integrazione dei nuovi con più tempo a disposizione, in modo da arrivare alla prossima gara in quel di Crema (terza neopromossa su tre partite) con le idee chiare e soprattutto un approccio ben diverso rispetto a quello che si è visto a Grosseto contro la Pianese. Perfezionati i tesseramenti dei tre ex Empoli e di Dell’Agnello, arrivato come colpo dell’ultima ora l’ingaggio di Gori dalla Fiorentina e di Nolan dall’Inter, il mister si ritrova a dover lavorare intensamente per far entrare anche le nuove forze in un concetto di gioco non semplicissimo da digerire e assimilare. La grande abbondanza e la concorrenza generate da una rosa extralarge possono essere motivo di stimolo, ma impongono anche una capacità di gestione del gruppo non indifferente. Il giovane allenatore amaranto potrà giovarsi dell’aiuto di direttore sportivo e direttore generale, ma indubbiamente il compito non è da poco. Altrettanto importante sarà dare un equilibrio tattico alla squadra che non potrà essere né quella che crea dieci-dodici palle gol contro il Lecco, né quella che contro la Pianese non trova mai la via della porta. 

Il mix messo a disposizione dalla società può offrire parecchie soluzioni, ma alla fine, anche se può apparire cinismo italico, sarà il numero di punti che si mettono insieme. Da domenica prossima e fino alla fine del mese sarà un tour de force con 5 partite in 15 giorni. Pergolettese, Juventus B (recupero il 18 settembre), Albinoleffe, Como e Pro Patria. Il 29 sera potremo dare un giudizio più definito su prospettive e risultanze di questo nuovo Arezzo. Intanto lavorare e lavorare bene è e sarà la parola d’ordine, con la convinzione che Crema sarà una tappa dolce.

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.