Arezzo, soddisfazione per la prima. Ora sotto con un'altra matricola

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Gran bell'esordio. I complimenti ci stanno tutti, sia per il mister che per la squadra, scesa in campo in formazione parzialmente inedita, ma con le idee chiare fin da subito.

Il Lecco non era avversario comodo e se alla fine si può ragionare di partita condotta a buon fine in scioltezza, non si fa che aumentare il merito degli amaranto. Il modulo offensivo di Di Donato sta entrando sempre meglio nelle corde dei giocatori e con elementi del valore tecnico di Cutolo, Belloni e Rolando, la probabilità di fare male alle difese avversarie aumenta insieme con la rapidità delle giocate. Piace anche vedere che il mister rispolvera e rilancia anche giocatori come Tassi, naufragato lo scorso anno in una stagione incolore e riproposto in un centrocampo a due con Volpicelli che non ha fatto rimpiangere i titolari assenti.

Per tutta la prima frazione, l'Arezzo ha disposto a piacimento dell’avversario e non sembri paradossale affermare che i tre gol di vantaggio erano a quel punto anche un margine stretto per quanto visto in campo. Nel secondo tempo si sono fatti sentire un po’ di appagamento, i ritmi dei primi 45' e i carichi di lavoro ancora da smaltire. La gestione della gara è però proseguita senza affanni, concedendo allo smanioso avversario solo il gol della bandiera.

Bene così, dunque, anzi molto bene.

Sabato prossimo riprova a Grosseto contro un'altra matricola, la Pianese, all'esordio assoluto in casa in serie C. Ci sarà da aspettarsi tanta voglia e tanto entusiasmo, ma già la tifoseria si mobilita per un “trasfertone" che consentirà a Cutolo e compagni un appoggio importante. Si sarà chiuso anche il mercato e si saranno perfezionati i trasferimenti dei nuovi e le cessioni ormai annunciate. Finalmente e fino a gennaio, si parlerà solo di calcio giocato e di risultati e a giudicare dall'inizio si può farlo con una certa soddisfazione.

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Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.