Arezzo, cosa serve è sotto gli occhi di tutti, ma lo sanno bene Pieroni e Testini. Fiducia.

. Inserito in Visto dalla curva

Che l’Arezzo lasci la Coppa Italia dei grandi a testa alta possiamo affermarlo con assoluta certezza. Gli amaranto sono scesi in Calabria senza Cutolo e Sereni e con una condizione atletica ancora non al meglio. Nonostante questo hanno saputo reagire bene all’inizio shock 

Due gol in sei minuti, con i quali i padroni di casa sembravano aver indirizzato la partita.

Bella la reazione da un punto di vista caratteriale, il che conforta in vista di un campionato dove quella dell’atteggiamento può essere spesso una discriminante decisiva per il risultato; peccato poi per la rimonta subita anche se il terzo gol è frutto di una carambola (ma quanta sofferenza quando l’avversario fa pressione e nel caso di specie nessuno che segue l’avversario che va al cross) ed il quarto è arrivato quando le gambe non giravano più al meglio con palese errore di piazzamento della difesa che si è persa l’attaccante rossoblu, libero di infilare Pissardo da due passi.

L’atteggiamento tattico di Di Donato del resto è palese: vocazione offensiva e propositiva. Coraggio anche, perché andare sul campo di una squadra di B dalle ambizioni non nascoste e schierare insieme Belloni, Rolando, Zini e Cheddira senza naufragare, vuol dire anche una convinta determinazione e convinzione nelle proprie idee. Va da sé che di qui al via che conta (il 25 agosto) bisognerà migliorare nell’attenzione e nella condizione, posto che poi le ultime due settimane non comportino anche rivoluzionamenti di organico. Si parla infatti con insistenza delle partenze di BuglioBasit, che sinora il mister ha utilizzato nella mediana titolare. Servirà (e come se serve) una punta centrale affidabile. Insomma, il cantiere è ancora aperto ed anzi mancano probabilmente proprio quei due/tre innesti che possano far fare ad un gruppo comunque già affidabile il definitivo salto di qualità.

Qualche preoccupazione potrebbe suscitare l’atteggiamento tattico un po' “zemaniano”, ma è calcio d’agosto e altre squadre di C sono uscite asfaltate da confronti equivalenti al nostro (Carrarese 0-4 a Frosinone, Pro Patria 0-5 a Spezia, Pro Vercelli 1-5 ad Ascoli) ed anche il favoritissimo Monza, pur concretizzando un exploit che la dice lunga sulla qualità del team brianzolo, ha segnato, ma anche subito (4-3 al Benevento di Pippo Inzaghi).

Guardiamo avanti e aspettiamo buone nuove. L’obiettivo è quello di fare un campionato importante e non lo nascondono né l’allenatore né la società. Cosa serve è sotto gli occhi di tutti, ma lo sanno bene Pieroni e Testini. Fiducia.               

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Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.