Arezzo, comincia il tour de force. Amaranto a Mantova con tanti assenti

. Inserito in Visto dalla curva

Si  torna in campo. Come, non si sa. L’Arezzo avvia la lunghissima striscia di recuperi oggi pomeriggio al Martelli di Mantova tornando a giocare 25 giorni dopo l’ultima uscita contro la Triestina.

In mezzo c’è stato il virus maledetto, il covid che ha colpito venti giocatori più l’allenatore ed ha costretto tutti a stare fermi in senso letterale per almeno 15 giorni. Chi ha avuto la buona sorte di cavarsela con la forma asintomatica e con una negatività un po’ più rapida ha potuto riprendere a correre da qualche giorno, altri sono rientrati da poche ore ed altri devono ancora avere il placet per la ripresa degli allenamenti. In queste condizioni diventa difficilissimo ripartire con una qualche logica tecnico-tattica. Camplone è apparso comprensibilmente contrariato nella conferenza stampa pre-partita, anche perché alla lista dei contagiati si è aggiunto anche qualche malanno più tradizionale, cosicchè, guardando i convocati, la lista degli assenti diventa pesante. Riepilogando: mancheranno Foglia, Cerci, Borghini e Maggioni ancora alle prese con il covid19, ma anche Bortolotti e Nader per problemi muscolari e Pesenti e Males che hanno ripreso ad allenarsi solo ieri. La formazione sarà quindi abbastanza scontata, con gli esordi di Sala tra i pali, Kodr in difesa e Di Paolantonio a centrocampo. Quasi un esordio anche quello di Belloni, scomparso dai radar dopo le prime di campionato ed ora fortunatamente recuperato. Insomma un Arezzo incerottato quello che scenderà sul campo del Martelli contro un avversario che invece per sua fortuna non ha dovuto combattere né con il morbo, né con le indecisioni estive. Il Mantova neopromosso si affida in panchina a Troise ed in campo ad un atteggiamento piuttosto offensivo, in ragione di una rosa che vanta i suoi pezzi pregiati dalla cintola in su. Il centrocampo spinge molto con Gerbaudo ed il brasiliano Lucas, ma il meglio i virgiliani lo esprimono in prima linea, con una batteria di guastatori composta da Ganz, Di Molfetta e Guccione. Di rincalzo anche l’ex di turno, quel Cheddira che dalle parti nostre non era mai riuscito a trovare la porta avversaria ed invece a Mantova ha già iscritto per due volte il nome nello score (restano invariati certi difetti tecnici di base, però). Qualche problema in più i biancorossi ce l’hanno in difesa, dove soffrono le giocate veloci ed i tagli verticali. Resta il fatto che i padroni di casa arriveranno alla partita meglio di noi, forti di una classifica solida (ed anzi ambiziosa) e di una condizione fisica consolidata; l’Arezzo invece ci arriva con i giocatori contati, una condizione giocoforza non ottimale ed una classifica che ha un bisogno disperato di punti, perché se è vero che abbiano 4 partite in meno di molti altri, altrettanto vero è che dovremo rimetterci in linea dentro un tour de force folle nel quale la componente psicologica potrebbe diventare la leva aggiuntiva per uscire dal guado di inizio stagione. Ricominciare con una sconfitta invece sarebbe caricarsi sulle spalle una zavorra anche mentale fastidiosa e condizionante. Dalle parti dei laghi di Mantova e nonostante la prudenza di mister Troise, rimbalzano echi di vittoria facile. A noi  il compito di guastargli la festa.

Tags: S.S. Arezzo Mantova

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.