Arezzo, analisi di un "pareggio immaginato" nella nebbia della Padania

. Inserito in Visto dalla curva

Un pareggio intuito più che visto ed anche parecchi rimpianti lasciati nella nebbia di Gorgonzola.

Inutile ribadire, come già fatto da molti, che quando il calcio non era in mano ai mercanti, di giocare a quest’orario ed in questa stagione in piena Padania non sarebbe passato per la testa a nessuno. Oggi questo è il mondo e tocca farci i conti (compresi i 70 paganti e le insulse chiacchiere di Ghirelli sui valori mossi dalla lega Pro).

Peccato comunque e non solo perché non s’è visto quasi niente della gara. L’Arezzo col centrocampo a tre ha dimostrato un maggior equilibrio ed un migliore filtro senza rinunciare ad essere pericoloso. Alla fine l’Albinoleffe, con l’eccezione dei primi 10 minuti nei quali dovevamo assestarci, non ha prodotto nient’altro che il gol di rapina di Cori in mischia, mentre da parte nostra si contano almeno due palle gol nitide (si fa per dire). Rinfoltendo il reparto centrale fa miglior figura anche il gioco di Picchi; il livornese non ha piedi eccelsi e non è rapidissimo, per cui nelle voragini del centrocampo a due si smarrisce e va in affanno. Con maggior densità di reparto invece, può far valere il fisico ed il senso tattico. Davanti poi, giocando a tre, non si smarrisce certo la potenza d’urto, anche se Gori deve ancora crescere se vuole assecondare le sue pur legittime aspirazioni. Vero che quasi mai si arriva a mettere palloni in mezzo dal fondo e gli spioventi dalla tre quarti sono, per regola generale, appannaggio dei centrali avversari che arrivano sulla palla frontali e quindi agevolati rispetto alla punta, ma questo è un limite che si riscontra anche con il 4-2-4. Insomma c’è sempre tanto da lavorare, ma l’ipotesi tattica (intra) vista contro i bergamaschi meriterebbe una riprova. Peccato, anche perché sfatare il tabù trasferta ci avrebbe fatto fare anche un bel salto in classifica uscendo una volta per tutte dall’anonimato. Si riproverà domenica a domicilio contro il Como con l’imperativo dei tre punti.

Tags: S.S. Arezzo Albinoleffe

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.