Arezzo, fa male vedere pulcini impauriti. La disfatta va ben oltre il già umiliante risultato

Mal disposti, disattenti, senza nemmeno l’ardore agonistico che ti aspetti di vedere in una squadra che si presenta alla sfida con una big conscia dei propri limiti e vogliosa di colmare il gap con la grinta e la determinazione. Niente di tutto questo. Se si eccettuano una decina di minuti tra il ventesimo e la mezz’ora del primo tempo, l’Arezzo in campo non c’è stato, o se ci è stato lo ha fatto per fare da comodo sparring partner della corazzata di Brocchi che certo non pensava di venire al “Città di Arezzo” a fare la scampagnata di cui poi ha goduto.
Per tutta la ripresa non abbiamo fatto un solo tiro nello specchio della porta. A lungo i biancorossi, in totale controllo, hanno palleggiato indisturbati e quando (raramente) si riusciva a fare qualche spunto, ci randellavano anche come si deve in categoria e per fare risultato. Niente di tutto questo da parte dei ragazzi di Di Donato.
Scarsa estetica e nessuna grinta. La disfatta va ben oltre il già abbastanza umiliante 0-4 casalingo che azzera di botto i timidi progressi visti con la Pro Patria e la contestazione finale alla squadra investe sia l’aspetto tecnico che quello motivazionale.
Attenzione tutti, tecnico, giocatori, dirigenza: nessuno avrebbe contestato una sconfitta con questo Monza se in campo ci fossero stati uomini. Abbiamo invece visto pulcini impauriti e senza un riferimento, incapaci di costruire alcunché di logico, naufragati miseramente senza combattere e questo è quel che fa ancora più male.