“Donna, Vita, Libertà”, il grido dell’ACF Arezzo a sostegno delle donne iraniane Ar24Tv

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Il campo oggi ha detto che Acf Arezzo ha perso l'imbattibilità interna (1-4 per il Cesena) dopo più di due anni. Ma le ragazze amaranto hanno vinto, quando ad inizio gara hanno espresso con un gran gesto la loro solidarietà alle donne iraniane.

Anche l’Arezzo Calcio Femminile grida “Donna, Vita, Libertà”, lo slogan delle proteste che si sono scatenate in Iran a seguito della morte di Mahsa Amini, giovane donna curdo iraniana morta a Teheran il 16 settembre scorso dopo essere stata arresta dalla polizia religiosa perché ritenuta colpevole di non aver indossato il velo in modo corretto. Le Citte Amaranto esprimono la loro solidarietà alle donne iraniane che in questi giorni, a seguito della morte di Masha, hanno dato vita ad un’ondata di proteste nel loro paese. Una rivolta che si sta trasformando sempre di più in una “rivoluzione culturale”. Il movimento rivoluzionario chiede l’autonomia corporea delle donne venga restituita, e più in generale la protesta è rivolta contro tutte le forme di oppressione, sia che esse derivino da differenze di genere, di etnia o di classe sociale. È per questo che prima del fischio d’inizio di ACF Arezzo – Cesena, questo pomeriggio allo stadio Comunale di Arezzo, alcune rappresentanti della squadra si sono tagliate una ciocca di capelli – sposando così la causa #HairForFreedom – per esprimere con forza, attraverso un gesto simbolico, tutta la loro vicinanza e solidarietà alle donne iraniane. Un gesto di vicinanza e solidarietà che si estende anche ad Alessia Piperno, travel blogger italiana che da luglio si trova in Iran e che il 28 settembre scorso è stata arrestata a Teheran in circostanze ancora da chiarire.

Tags: ACF Arezzo Iran

Nicola Brandini

Nicola Brandini

Nasco nell'anno del crollo dell'URSS, cresco in Valdichiana, corro in giro, mi laureo prima ad Arezzo e poi a Bologna, vivo ad Arezzo, faccio il giornalista. Sono quello nella foto.