Michele Rossi e Nicola Lacrimini, arbitri anghiaresi al top

Romanelli: “Un esempio per tutti quegli sportivi che con perseveranza inseguono i propri sogni”

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Sono entrambi arbitri e si sono contraddistinti nel panorama sportivo nazionale ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Agli anghiaresi Michele Rossi e Nicola Lacrimini l’amministrazione comunale di Anghiari ha voluto dedicare una targa per aver dimostrato passione e serietà nello svolgimento di quella che è diventata a tutti gli effetti una seconda professione, oltre ad una grande passione.

“Come amministrazione comunale vogliamo sottolineare il merito di due anghiaresi che con fatica e impegno si sono contraddistinti nel panorama sportivo nazionale, inseguendo una loro grande passione e realizzando il loro sogno – ha dichiarato Tommaso Romanelli – Rossi e Lacrimini sono un esempio che vogliamo sottolineare per incoraggiare i giovani sportivi a non mollare e ad inseguire i propri sogni”.

“Ho giocato a calcio fin dall’età di 6 anni, ho militato in tutte le categorie provinciali, fino a quando ho scoperto la mia più grande passione, il mondo  dell’arbitraggio – racconta Lacrimini– spinto da due miei cugini arbitri, ho deciso di iniziare quest’avventura, prima nel calcio ad 11 per poi passare al calcio a 5 che è stato una svolta per la mia vita. La passione è cresciuta di giorno in giorno, mi sono dedicato allo studio e agli allenamenti con costanza, impegno e dedizione, passando in pochissimo tempo dall’arbitrare le gare provinciali fino a quelle regionali, per arrivare infine alle competizioni nazionali. Da settembre infatti scenderò in campo in serie A, realizzando un grande sogno. Ringrazio Maurizio Morvidoni che mi ha spinto verso questo bellissimo mondo del calcio a 5, Giovanni Catacchini che è stato il mio tutor e che ha avuto un ruolo determinante nel mio percorso, Francesco Peroni che ha creduto in me contribuendo in maniera determinante alla mia crescita, e infine Michele Ceccagnoli e Gabriele Magrini che mi hanno supportato nel raggiungimento di questo traguardo, motivandomi e incoraggiandomi quotidianamente. Per il futuro non voglio mettermi limiti, sono arrivato a raggiungere traguardi importanti senza pensare troppo e così voglio continuare a fare – conclude Lacrimini - chi è arbitro, non lo è solo in campo ma anche nella vita, comunicando e trasmettendo quotidianamente principi sani e valori importanti”.

“Ho iniziato il mio percorso nel maggio del 1997, anche se il basket è sempre stato presente nella mia vita – racconta Michele Rossi - penso che quella dell'arbitraggio sia una vera e propria vocazione: devi avere la predisposizione e la passione per intraprendere una tra le carriere più difficili nel mondo dello sport. E’ iniziato tutto per gioco, fino a quando nel 2001 sono stato promosso arbitro nazionale e nel 2013 sono approdato in serie A, la massima serie Italiana. Nel 2015 ho ricevuto la designazione per effettuare il clinic per poter accedere alla qualifica di arbitro internazionale ed, a febbraio 2015, ho ricevuto la qualifica dalla Federazione Internazionale Europea. Nel 2017, grazie alla chiamata del Senior Director degli arbitri diEurolega, sono diventato arbitro di Eurolega ed Eurocup. A giugno di quest'anno mi è stato assegnato dal Comitato Italiano Arbitri il premio "Maurizio Martolini", premioconferito al miglior arbitro della stagione. Dedico questo premio alla mia famiglia che mi ha sempre supportato e mi supporta in questa attività, in particolare a mia moglie Chiara, che deve sopperire alle mie frequenti assenze, ed alle mie figlie Flavia ed Adele. Un'altra dedica va a tutta la comunità di Anghiari, che non perde mai occasione di dimostrarmi affetto, di seguirmi edincitarmi. Per me d'altronde è sempre una priorità rimarcare le mie origini anghiarese, così da poter, nel mio piccolo, dare lustro al mio Paese. Ci tengo inoltre a ringraziare tutti i colleghi arbitri e gli istruttori arbitrali che ho incontrato nei miei 25 anni di carriera: ho cercato di "rubare" qualcosa da ognuno di loro per diventare un arbitro migliore. Un altro grande ringraziamento va al direttore generale, Dott. Pecorari, della Banca di Anghiari e Stia, banca dove lavoro, ed alla mia collega d'ufficio, Dott.ssa Sediari; senza la loro pazienza e la loro disponibilità non sarebbe possibile per me assentarmi dal lavoro con la frequenza con cui mi assento”.

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