Serie D, il ds del Gavorrano Pippo Vetrini: "Campionato difficile, contro quest'Arezzo non c'è storia"

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Domenica prossima il Follonica Gavorrano affronterà il San Donato Tavarnelle, la capolista di questo girone E, una sfida che interessa i tifosi amaranto, forse più dell’impegno casalingo contro il Foligno. Il Follonica Gavorrano è reduce da una bella vittoria interna proprio contro il Foligno, un tre a zero netto che testimonia la solidità della squadra allestita dall’esperto Pippo Vetrini e allenata da Marco Bonura.

Un Gavorrano che si presenta al big match in terza posizione di classifica, frutto di tre vittorie e una sola sconfitta. Quello di domenica sarà l’incontro di cartello del girone E della serie D, come ci conferma il ds del Follonica Gavorrano Pippo Vetrini:

“E’ la partita più importante della giornata, indubbiamente, per noi sarà un impegno difficile, il San Donato è partito sparato, però mi lasci dire che ritengo l’Arezzo la squadra più forte del girone E, se non ci saranno sorprese è destinata a vincere il campionato, in questa categoria è solo di passaggio, i valori della rosa amaranto sono importanti”.

Al momento però il San Donato appare come la squadra più in forma.

“Confermo, il San Donato domenica ha strappato una vittoria importante su un campo difficile come quello del Trestina. Ha recuperato la partita  interrotta contro il Rieti per l’infortunio all’arbitro, con il 4-2 al Rieti sono quattro vittorie su quattro, partenza a dir poco scoppiettante”.

Quali ambizioni coltiva il suo Follonica Gavorrano?

“Le ambizioni di essere protagonisti in questa categoria, abbiamo messo una discreta rosa a disposizione del nostro tecnico, speriamo di confermare sul campo quanto di buono dicono gli esperti sulla nostra squadra. La serie D è particolarmente difficile, ma noi siamo sempre riusciti a fare bene e vogliamo confermarci”.

L’Arezzo rispetto a voi non può sbagliare, deve cancellare sul campo l’ingloriosa retrocessione della scorsa stagione, un desolante ultimo dopo aver speso circa sei milioni di euro, una situazione incredibile non trova?

“Non conosco in maniera dettagliata la situazione dello scorso anno in casa amaranto, posso soltanto dire che dopo il mercato di riparazione di dicembre, e il secondo cambio di allenatore, nessuno avrebbe previsto una retrocessione senza nemmeno passare dai play out. Questo sta a testimoniare che molto spesso nel calcio i soldi spesi non producono i risultati sperati. In ogni caso va detto che la società è stata brava a rialzare la testa e ad allestire una squadra molto competitiva, se continua a produrre questa qualità di gioco non c’è storia, mi creda”.

Da quanto afferma devo dedurre che ha già visto l’Arezzo all’opera…

“Le partite della squadra di Mariotti le ho viste tutte, le confermo che si sta parlando di una squadra superiore a tutte le altre, compreso il San Donato. Ribadisco un concetto: questa categoria è difficile perché per essere promosso devi arrivare primo, il secondo si lecca le ferite, ma contro quest’Arezzo non c’è storia”.

Lei ebbe uno scambio vivace sui social con i tifosi amaranto al termine della stagione 2017/18, l’Arezzo di Pavanel si salvò sul campo, il Gavorrano retrocesse.

“Dissi semplicemente quello che pensavo di tutta la situazione che si era venuta a creare, non sono quello che può definirsi un buonista, preferisco essere sincero, lo sono sempre stato. La mia squadra retrocesse grazie a delle regole discutibili, le stesse che ci ritroviamo anche oggi, nulla è cambiato. Comunque io non ho rancori verso nessuno, tantomeno verso i tifosi aretini che oltre che essere passionali sono anche intelligenti. Il mio era soltanto un disappunto verso i regolamenti, null’altro”.

Ci dia un pronostico per il big match di domenica.

“Le ripeto che per noi contro il San Donato Tavarnelle sarà durissima, siamo sfavoriti è inutile negarlo, ma la mia squadra non è nuova a grandi imprese. A partire da oggi farò come Nereo Rocco, uno dei più amati allenatori della storia del calcio italiano. A chi gli augurava prima delle partite del suo Padova il rituale "vinca il migliore" rispondeva con una smorfia di orrore: "Speriamo proprio di no…".

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.