Calcio, l'esperto: "L'Arezzo si affaccia al campionato con numerose incognite. Vi dico quali"

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A pochi giorni dai primi impegni ufficiali dell'Arezzo, ospitiamo l'opinione di Gianni Di Ferdinando, esperto di Lega Pro e serie D: "Quando in serie D alleni l’Arezzo, l’obiettivo è uno solo: quello del pronto ritorno in Lega Pro. Il girone tosto e agguerrito ha bisogno di un Arezzo solido, competitivo e omogeneo in tutti i reparti, per poterlo vincere"

Dopo una retrocessione sarebbe opportuno rinnovare completamente lo staff tecnico dirigenziale e l’organico. Dopo una stagione costellata da errori in serie, da tre mercati completamente sbagliati nelle scelte e negli uomini, in casa dell’Arezzo era necessario ripartire da zero, cercando, visto la nuova categoria, infida e mai da sottovalutare, di non sbagliare alcune mossa, o meglio, di sbagliarne il meno possibili. L’Arezzo, nell’anno della sua ripartenza, si affaccia alla serie D con numerose incognite. In primis la conferma dei due direttori, De Vito e Muzzi, dirigenti che, nell’ultima stagione non ne hanno azzeccata una, sbagliando la scelta dei tecnici succedutisi in panchina e dei giocatori portati ad Arezzo, elementi inadatti al progetto, molti dei quali a fine carriera e alla ricerca degli ultimi ingaggi prima di abbandonare la scena. Un nuovo direttore, conoscitore profondo della categoria, sarebbe stato più opportuno nella scelta del tecnico e dei giocatori e anche per dare quella opportuna rinfrescata necessaria per ripartire, dopo il fallimento totale dell’ultima stagione. La scelta del nuovo allenatore Mariotti, non pare la più appropriata, scorrendo il suo passato e dovendo, per la prima volta nella sua carriera di allenatore per lo più di provincia, guidare una formazione espressione di una società di blasone e tradizione nel calcio di serie B e Lega Pro e sostenuta, particolare da non sottovalutare, da un tifo esigente. Quando in serie D alleni l’Arezzo, l’obiettivo è uno solo: quello del pronto ritorno in Lega Pro. L’organico allestito non è omogeneo, presenta delle anomalie, che potrebbero essere scontate in un campionato dove la testa della classifica deve essere sempre salvaguardata. L’esempio nella passata stagione del fallimento del Siena e la vittoria finale del Montevarchi, confermano che la D la si vince con giovani che corrono, che hanno fame, affiancati da una spina dorsale di personalità, carisma e garanzia. Certe scelte non convincono, come quella di un gruppo di giovani tutti da scoprire e di alcuni esperti che sembrano aver già dato il meglio di loro in carriera. L’attacco rappresenta poi un problema forse sottovalutato e non vorrei che ancora una volta ci si affidasse al salva Cutolo, per cercare di risolvere i problemi. Sicurella, Aliperta, Pinna sono giocatori su cui poter puntare e poi? I giovani, ripeto, rappresentano delle incognite, non ne vedo di prospettiva, di slancio. Altri esperti, vedi Panatti Sparacello e Strambelli, non entusiasmano e seppur sia sempre il campo a fornire l’unico verdetto, non vedo questo Arezzo la squadra super favorita come la si vuol dipingere. Il precampionato ha confermato alcune anomalie, come alcuni gol presi in maniera evitabile e un lento carburare della squadra che solo in corso d’opera, con il passare dei minuti, ha preso ritmo e campo. La strada e il cammino saranno lunghi e irti di difficoltà, come hanno anche confermato le amichevoli estive. Le squadre si costruiscono in estate, correggerle è sempre un errore, come quando si compra un abito e lo si porta dal sarto per farlo tornare a modello. Raramente ci si riesce. E il girone tosto e agguerrito ha bisogno di un Arezzo solido, competitivo e omogeneo in tutti i reparti, per poterlo vincere.

Gianni Di Ferdinando

Giornalista fiorentino, esperto di Lega Pro e serie D, è stato responsabile del service sportivo del Tirreno di Livorno, e dei giornali del gruppo Editoriale 2000 (Nuovo Corriere di Firenze, Aretino, Lucca e Versilia, Viterbo e Prato). Ha collaborato con l’Agenzia di stampa Italpress e con la Stampa di Torino. Attualmente è direttore responsabile dell’Agenzia di Stampa Diffusione, che collabora con l’agenzia Creazioni, che cura il service sportivo per la Nazione, il Gruppo Corrieri (Umbria, Arezzo e Siena), Tuttosport e il Corriere dello Sport. Collabora come opinionista nei programmi sportivi dell’emittenti tv Italia7 di Firenze e Tele Centro di Livorno  e con alcuni siti toscani, tra i quali Sportsite, Toscana Gol e Calcio Senese.

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