Ciofini replica a Bernardini: "Lo sport è di tutti e per tutti? Lo chieda a se stesso"

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La reazione a mezzo stampa di Gino Ciofini, presidente della Uisp aretina, all'attacco politico rivolto da Lorenzo Bernardini, presidente del Centro Sportivo Italiano di Arezzo, a "esimi esponenti di enti di promozione sportiva che si candidano con alcuni schieramenti politici alla prossima tornata elettorale". Il nome di Ciofini rientra nella lista "Ralli Sindaco" in lizza per le comunali di settembre

"Rispondo al presidente Csi Arezzo Lorenzo Bernardini in merito alla sua esternazione riferita a 'esimi esponenti di enti di promozione sportiva che si candidano con alcuni schieramenti politici alla prossima tornata elettorale…'. Rispondo perché, non so se esimio, ma sicuramente sono un esponente di un ente di promozione sportiva. Il Bernardini si pone quindi due domande. La prima: può un presidente candidarsi ed essere super partes? Esimio Bernardini, intanto una precisazione: il sottoscritto ha già svolto due mandati come presidente della Uisp di Arezzo e, da statuto, non può più essere eletto in questa carica. La stagione congressuale della Uisp è già iniziata, si tratta solo di stabilire la data del congresso, quindi il sottoscritto ha già praticamente terminato la sua funzione
di presidente di un ente di promozione sportiva.

Penso quindi, a livello personale, di poter compiere le scelte anche di carattere politico che ritengo opportune. Nello svolgimento della mia funzione da presidente, credo di aver dimostrato di rappresentare la mia associazione in maniera aperta e decisamente 'super partes'. Testimoniano questo le tante iniziative, collaborazioni, relazioni che la Uisp ha messo in atto con l'attuale amministrazione comunale e con esponenti e assessori dell'attuale governo della città. Così come potrebbe testimoniarlo chi ha preceduto Bernardini nella presidenza del Csi aretino, vista la collaborazione che abbiamo attuato inviando i nostri arbitri di calcio per consentire al Csi di svolgere le proprie attività giovanili. Insomma, la Uisp non si è mai chiusa nel proprio ambito ristretto ma ha sempre dialogato positivamente con le realtà che la circondavano, senza fermarsi sul colore politico dei dialoganti.

La mia scelta di candidarmi nella lista 'Ralli Sindaco' è personale e distinta da quella dell'ente di promozione che per un breve tempo residuo ancora rappresenterò. Poi la Uisp continuerà per la sua strada e io per la mia. Però vede presidente Bernardini, su questo lei non si può mettere sull'albero a cantare facendo intendere una neutralità che non esiste. Sono mesi che lei ed esponenti e assessori dell'attuale amministrazione (di centrodestra) dimostrate una relazione di amorosi sensi. Ci sono video, articoli, foto, Facebook che dimostrano la sintonia sua con questo schieramento politico che, a sua volta, la dimostra nei suoi confronti. Quindi le scelte personali (giustamente) le facciamo tutti e, anche se non è candidato, resta anche lei presidente di un ente di promozione sportiva e si porta dietro inevitabilmente il nome dell'associazione che rappresenta.

La seconda domanda che Bernardini si pone è: lo sport è di tutti e per tutti o appannaggio degli amici di turno? Ho dimostrato che la Uisp è aperta e collabora con tutti, non ci sono 'amici di turno'. Quanto allo sport per tutti, ricordo a Bernardini che questa parola, scritta tutta attaccata, che non esiste nel vocabolario, rappresenta la nostra filosofia. Vede, noi dimostriamo con le nostre iniziative, attività, che rispondono alle nostre idealità, che lo sport lo intendiamo davvero per tutti. Dire come fa lei che i suoi riferimenti, e quindi quelli dell'associazione che rappresenta, sono solo 'profili appartenenti al mondo cattolico, difensori di quei valori etici come la sacralità della famiglia' in realtà contrasta con una visione di sport per tutti, ma sceglie solo un ambito ben definito.

Certo, anche nella Uisp sono presenti e rispettati i valori cattolici, ma noi pensiamo allo sport anche per chi cattolico non lo è, perché manifesta un'altra fede religiosa oppure è ateo o agnostico. Cerchiamo di coinvolgere e pensare attività sportive e motorie per chi presenta disabilità fisiche o intellettive, per le comunità straniere che vivono con noi, andiamo a fare attività anche in carcere. E poi, certo, attività per famiglie tradizionali, ma al contrario di lei, Bernardini, sappiamo che esistono altri tipi di unioni (di fatto, omosessuali, eccetera) e cerchiamo di proporre sport e iniziative non esclusive. Pensi che a livello nazionale la Uisp ha pensato e realizzato un tesseramento particolare per le persone che hanno iniziato un percorso di transizione.

Per quello che mi riguarda, nella mia scelta di candidarmi con la lista 'Ralli Sindaco' c'è il desiderio di portare anche nell'amministrazione della nostra città temi come partecipazione, inclusione, integrazione, diritti delle persone per contribuire a costruire una comunità solidale e coesa. E allora, Bernardini, ho l'impressione che la domanda se lo sport è di tutti e per tutti se la debba fare per sé e cercare di darsi una risposta. Possibilmente convincente".

Foto dal profilo Facebook di Gino Ciofini

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