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domenica | 13-07-2025

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Patto Civico per Arezzo aderisce al manifesto di Rifiuti zero Arezzo

Daniele Farsetti, candidato sindaco per Patto Civico, commenta: “La bizzarra idea che bruciare risorse sia anche una buona prassi ambientale, così come in questi giorni in cui è stato approvato l’ampliamento dell’inceneritore di San Zeno, il proponente, Aisa Impianti, vorrebbe veicolare, ci trova da sempre su posizioni alternative fatte di riduzione, riuso e riciclo dei materiali con metodologie come il porta a porta con tariffazione puntuale (chi meno differenzia più paga e viceversa) che alla fonte riducono la necessità di incenerimento. Questo ottenendo anche il doppio vantaggio di dare lavoro a molte persone, in numero molto superiore alle 40 unità paventate per l’aumento della sola impiantistica, impegnate nella raccolta piuttosto che ad un impianto industriale”.

“I punti qualificanti del manifesto prevedono che con i rifiuti nessuno deve fare profitto, nemmeno gli enti pubblici, compreso lo Stato”, continua Farsetti, “ne consegue che la gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti deve essere sotto il controllo pubblico e che il gestore deve essere un’azienda di diritto pubblico”.

“Fin da subito ci impegniamo a costituire un gruppo di lavoro, aperto a tutti i portatori di competenze, che abbia l’obiettivo di definire un percorso preciso, che a partire da oggi definisca tutte le azioni necessarie per consentire, alla scadenza delle convenzioni, la trasformazione di Aisa Impianti in un’azienda di diritto pubblico, con i minori costi possibili per la collettività. Altro impegno preciso quello di rivedere il sistema di raccolta dei rifiuti scelto dall’attuale amministrazione comunale, al fine di raggiungere in non più di tre anni almeno il 70% di Rd; a tal fine si ritiene che il porta a porta sia il modello di raccolta a cui tendere e da sviluppare. Continuare il progetto di Aisa Impianti per quanto attiene la gestione di tutti rifiuti della provincia di Arezzo a San Zeno senza nessun aumento della quantità da incenerire, che attualmente è di 45.600 tn/anno e riduzione del potenziamento del termovalorizzatore a non più di 17 MWt contro i 22,5 MWt previsti dal progetto di ampliamento.

Obiettivo prioritario sarà quindi costituire un gruppo di lavoro che valuti la possibilità tecnica ed economica dello spegnimento dell’inceneritore nel 2024. Necessario, come principio di trasparenza, dare spiegazione dettagliata ai cittadini delle ragioni dell’aumento dei costi nel passaggio da Aisa a Sei Toscana e di tutti i flussi di materiali ed economici, in modo da rendere comprensibili i costi complessivi del servizio. Sviluppare, inoltre, rapporti di collaborazione con tutti quei consorzi e comuni che in Italia hanno già adottato questo schema gestionale”.

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