La Farrago democratizza l’arte: “Con noi tutti possono farla, capirla e apprezzarla”

. Inserito in Si Salvi chi può

 

Quando arriva Vittorio Sgarbi, non solo per far capire alla gente un’opera d’arte, le piazze  si riempiono.
Soprattutto di donne o di chi di quell’opera d’arte sa già tutto.

 Ma ogni volta che le piazze si riempiono per lui, c’è sempre qualcuno che si chiede se la piazza sia piena di gente che sa ma da lui vuol saperne di piu’, o se sia piena per il fascino che il grande critico d’arte esercita anche su chi di arte si interessa meno che di un buon trucco o meno  che di calcio.
Il dubbio è diffuso da tempo anche ad Arezzo, dove Sgarbi viene di corsa o per una lezione su Piero della Francesca o, se invitato, per inaugurare una mostra d’arte contemporanea.

La prima volta ad Arezzo fu per una lezione nell’aula magna del Liceo classico: se ne ricordano gli studenti del Petrarca ormai laureati da tempo ma se ne ricordano soprattutto le donne , già a quel tempo non più giovincelle, che gremivano l’aula magna.
Di tempo ne è passato, ma è sempre il Liceo, anche senza Sgarbi e senza chi di arte sa già tutto ma vuol saperne di piu’,  il luogo più adatto per una lezione d’arte o per cominciare a capirla ed apprezzarla in tutte le sue forme e con ogni mezzo.
C’è chi, proprio in un liceo, ma anche in qualsiasi istituto superiore di Arezzo,  pone la sua base operativa non per dare lezioni , ma perchè tutti, non solo una élite  di artisti o intellettuali, l’arte  possano, appunto, non solo capirla ed apprezzarla ma anche farla.
E’ Farrago produzione, un gruppo di ragazzi sotto la guida di Tommaso Caperdoni, classe ’98, che si definisce studente di filosofia a tempo perso all’Università di Padova, ma in realtà è anche un musicista, attore, scrittore che scrive sceneggiature, testi teatrali, racconti, pure salito sul podio del premio letterario CoopForWords di Carlo Lucarelli.

Insieme a lui, alla guida della Farrago, Luca Bizzarri , classe 2001, studente al liceo musicale Petrarca , fotografo e cultore di cinema, ma già famoso videomaker per aver realizzato video musicali per band e artisti locali e soprattutto come videomaker ufficiale del Centro giovani D’Urto di Villa Severi.
Farrago non ha bisogno di presentazione nella fascia adolescienziale  per la quale ha prodotto “Jumpi” una divertente webserie in sei episodi.

Ma ora sta già lavorando con nuove e più grandi ambizioni.
“Abbiamo in pre-produzione- dice lo studente di filosofia a tempo perso – un altro enorme progetto: “Dio”, una web serie ambientata  per metà al liceo scientifico e per metà nel mondo della movida aretina”.
Le riprese cominceranno a novembre, ma già a settembre  si sono svolti i provini con un centinaio di ragazzi di tutte le età.
“Ma non è finita qui- dice sempre la studente di filosofia a tempo perso Tommaso Caperdoni -abbiamo in programma anche  un video musicale e un corto d’essay.
E  poi si vedrà, chissà quante altre nuove idee e proposte arriveranno”.
Ma quello che conta per Farrago non è quello che fa, è come lo fa.
“ La nostra troupe -spiega Tommaso – è composta da ragazzi  tra 14 e 22 anni, tutti volontari, che si buttano in un mondo sconosciuto, quello della produzione cinematografica anche senza avere esperienza alle spalle.
Per realizzare grandi cose che sarebbe impensabile realizzare da soli, bastano impegno, passione e un  ambiente stimolante.
E’ con noi che con gli anni di teatro,  scuola o Accademia possono nascere attori del piccolo schermo, o addirittura acting coach, è con noi che il trucco di Halloween con gli amici diventa make up sul set, con noi la passione per fotografia diventa gestione delle luci e dei colori in una scena , con noi la capacità di gestire le persone e di parlare davanti al pubblico diventa ufficio stampa, segreteria di edizione o gestione dei social network”.

Ci vorrà un po’ di tempo, ma chissà che un giorno un  premio Oscar come attore, regista e sceneggiatore o un fotografo come Oliviero Toscani, possa dire: la mia scuola è stata la Farrago.

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Romano Salvi

Romano Salvi