Proposta l’intitolazione di una piazza a Mario Bellucci, presidente della Provincia dal 1965 al 1975

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E’ stato presidente della Provincia dal 1965 al 1975, fu tra l’altro uno dei protagonisti delle nuove esperienze psichiatriche condotte nel 1971 ad Arezzo, tra i primissimi in Italia, da Agostino Pirella con il superamento del manicomio e l’introduzione dei servizi territoriali.

Di Mario Bellucci, morto giovedì 8 agosto a 98 anni, si sono ricordati solo quelli che allora giovanissimi negli anni 70 frequentavano la sede del Pci di cui Bellucci è stato anche segretario provinciale.
Di lui si ricorda Enzo Gradassi che, allora poco più che ventenne, nel 1973 fu chiamato da Bellucci a svolgere l’incarico di addetto stampa della Provincia e che ora lancia una proposta: quella di intitolare una via, una piazza o un luogo pubblico, ad uno dei presidenti storici della Provincia.
Di motivazioni non ne mancano: basterebbe ricordare che come Presidente , Bellucci fece assumere alla Provincia di Arezzo un ruolo preminente, in Italia ed in Europa, nella lotta alla emarginazione e alla esclusione sociale avviando un processo che, nel tempo, ha portato alla definitiva chiusura dei manicomi e alla restituzione della dignità ai più deboli, ingiustamente reclusi in una struttura separata dalla società.
Gradassi, allora giovanissimo corrispondente dell’Unità, di lui ricorda il rigore come uomo e politico: “Il giorno stesso in cui misi piede nell’ufficio di addetto stampa della Provincia- dice – mi pose la prima condizione: quella di lasciare la corrispondenza con il giornale, per lui inconciliabile con l’incarico di addetto stampa della Provincia”.
Basterebbe questo per ricordare un uomo, politico e amministratore, di altri tempi.

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Romano Salvi

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